7 apr 2013

Dieci saggi: io vorrei saperlo

Valerio Onida dopo lo scherzo subito da La Zanzara parla di “operazione politica” e minaccia denunce. Sarebbe la fine delle trasmissioni satiriche e se vogliamo anche del giornalismo.


Lo so, subire una burla di queste è fastidioso e per certi versi mortificante, ma solo se si è oggetto di scherno ingiustificato, scherno che mira a ridicolizzarti dinanzi ad altri. Qui parliamo di personaggi pubblici. Se uno dei dieci saggi ritiene che lui e gli altri nove stiano lì a perder tempo vorrei saperlo. Ed un'azione che mira a far emergere le reali intenzioni o i reali pensieri di un personaggio pubblico è un'azione che ha molto di giornalistico. Anche se nasce come burla.

E voglio sapere, dunque, perché Onida abbia accettato di partecipare a quella che ritiene una perdita di tempo. Se Onida vuole perder tempo e godersi la vecchiaia - più che condivisibile che lui lo dica di Berlusconi ma è condivisibile anche che lo si dica anche per lui visto che i due sono coetanei - andasse a giocare a golf a spese proprie. Ed al piccolo chimico lasci giocare i nipotini.

Insomma: per non cadere in queste burle, e quindi per esser veramente saggi basta esser coerenti con se stessi. Caratteristica che possiamo ritrovare, ad esempio, nel senatore Franceso Campanella, M5S, chiamato prima da La Zanzara poi da Radio DeeJay e ha confermato in privato quello che diceva in pubblico.



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