Giorgio Chiesa, su ByoBlu.com, ha giustamente fatto notare come i prezzi della benzina aumentino anche quando il prezzo del petrolio diminuisca, e con balzelli vecchi molti decenni per questioni ben superate.
Condivido, ma, posto che, per il momento, governi di ogni colore e petrolieri di ogni parte del mondo se ne fregano ampiamente dell’inquinamento, e di chi si lamenta, per una volta vorrei dire cosa possiamo fare noi cittadini per risparmiare e per inquinare meno senza sempre aspettare la manna dal cielo e la pappa pronta.
Sicuramente Milano, che ha la rete di metropolitana più estesa d'Italia, e le altre metropoli possono fare molto di più. Sicuramente ci sono molteplici rimedi come un maggiore orario di servizio del trasporto pubblico dove c'è la movida notturna, per esempio. Meglio ancora: l'estensione della rete della metropolitana. Roma ha 36 km di metropolitana urbana. Parigi, a parità di importanza (capitale di Stato come Roma) e di popolazione, ha 213 km di metropolitana.
Ma è facile lamentarsi e basta. Una società in quanto tale dev’essere anche in grado di esprimere persone capaci di adottare, indipendentemente da chi ci governa, comportamenti che singolarmente possono anche apparire a prima vista poco appetibili o poco vantaggiosi, ma che se tenuti collettivamente migliorano la qualità della vita di tutti. Ma ci arriviamo con ordine.
Se, dunque, proprio dovete usare la macchina per necessità, in primo luogo comparate i prezzi della benzina nella zona dove abitate, dove lavorate o che comunque frequentate abitualmente e scegliete il benzinaio meno caro. Sembra una banalità, ma molte volte la pigrizia ci impedisce di fare confronti, di acquisire dati e anche di compiere una piccola deviazione (che sia piccola altrimenti si vanificano i vantaggi del risparmio). O ci impedisce di informarci, per esempio, su quali siano le pompe di benzina senza marca o i self service.
In secondo luogo quanti di voi controllano mensilmente la pressione delle ruote della propria autovettura? Togliete il portapacchi/portasci/portabici in giro quando non serve? Quanti si scorrazzano magari un paio di cassette d’acqua minerale (20/25 kg) nel portabagagli perché hanno dimenticato di portarle su? Sulle discese usate il freno motore?
Scarsa manutenzione delle ruote, oggetti pesanti inutili e una guida con sgommate e inchiodate aumentano il consumo di benzina, quindi niente pigrizia: pochi minuti in aggiunta saranno ricompensati quando vedrete che il vostro pieno dura diversi chilometri in più.
Terzo: sapete cosa significano car pooling e car sharing? Car pooling vuol dire usare una sola auto in più persone (a Napoli, per esempio, i divieti di circolazione per le Euro 1-2-3 sono superabili se si è almeno in tre persone in auto). Un conto è affrontare le spese da soli, un conto è dividerle fino a cinque persone. Il tutto inquinando di meno.
Il concetto di car sharing è analogo: la condivisione della stessa auto, in momenti diversi. Se ai miei genitori l’auto serve in genere la mattina per i loro servizi e a me la sera per uscire con gli amici, e viviamo insieme, che bisogno c’è di possedere due auto distinte? Alcune città stanno cominciando ad offrire alcuni servizi di car sharing, ma mi rendo conto che con i tempi biblici che ci contraddistinguono, sarà meglio attrezzarsi per conto proprio e ragionare se si possa fare a meno di un auto.
Anche qui la pigrizia (mentale e fisica) può fare il suo corso e danneggiarvi. Organizzarsi talvolta costa un po’ di tempo ed ingegno. Occorrerà andare a piedi o talvolta usare un taxi. Ma se usare saltuariamente un taxi, vi consente di risparmiare sui costi di acquisro e di gestione di una macchina, vedrete che avrete risparmiato tempo e denaro.
Andare a piedi, usare i mezzi e di tanto in tanto pagarsi un taxi, se vi servono a tenere in famiglia una sola macchina o comunque ad usarla di meno, vi farà risparmiare un sacco di spese e di fastidi (ingorghi, posti auto carenti, rischio incidenti e furti). Vi terrà in forma, magari facendovi risparmiare la palestra e vi stresserete di meno. Potrete lavorare di meno, o a parità di lavoro potrete permettervi più cose.
Veniamo al dunque: dovete per forza usare l’auto? No. Non dovete. Molte volte l’utilizzo della macchina è sinonimo di pigrizia, o di status symbol. Quindi giù coi Suv o coi macchinoni anche per fare poche centinaia di metri. Conoscete almeno le principali fermate della metropolitana della vostra città? E i principali autobus sapete che percorso compiono e con che frequenza passano?
Scommetto che diversi di voi non sapranno rispondere. Probabilmente diversi di voi non sanno (o ritengono ingiustamente scomodo) che potrebbero andare a lavorare usando gli autobus o le metropolitane. O, meglio, a piedi.
Nella quasi totalità dei casi risparmierete tempo e denaro. Ma occorre superare la pigrizia. Se dovete compiere un percorso molte volte nel tempo, per esempio il percorso per andare a lavoro o a scuola o all’università, impiegare dieci minuti del tempo libero per informarvi, invece che condividere il video fake di Iva Zanicchi con la diarrea, potrebbe tornarvi utile.
La programmazione è l’arma vincente. In primo luogo controllate il percorso e controllate se potete percorrerlo a piedi o con i mezzi pubblici: paragonate i tempi di percorrenza, e sopportate pure il fatto che dovrete scendere di casa quindici minuti prima (il risparmio che ne deriva vi costerà diverse ore di lavoro in meno, magari vi tenete in forma senza andare in palestra e vi costerà comunque molto meno stress e comunque una migliore qualità della vita).
Se proprio dovete usare la macchina, controllate anche se vi siano strade meno trafficate e/o più brevi. In alternativa se, a parità di costi, vi siano parcheggi di interscambio a costi convenienti che vi consentano di lasciare la macchina in un garage e di usare mezzi pubblici.
Anche se affrontando qualche piccolo sacrificio singolo (che comunque comporta dei vantaggi notevoli anche per i singoli), riuscire a diminuire il traffico, peraltro, aumenterà nelle grandi città anche il trasporto pubblico su gomma, più scorrevole, renderà più scorrevole il traffico in genere, migliorando la qualità dell’aria e della vita in genere di tutti. Anche di chi dovrà per forza prendere la macchina.
Una collettività che non pensa, tramite tutti i suoi singoli esponenti, al benessere collettivo non può essere definito tale. Se, potendo migliorare la vita di tutti, scendendo di casa venti minuti prima, o camminando di più a piedi e non lo fate, non venitevi a lamentare dei mezzi pubblici scarsi, del traffico, delle ZTL, del prezzo della benzina. Per avere diritto al lamento, occorre dare l'esempio.
Camminate a piedi se potete, il mondo vi sembrerà migliore. E' l'unico modo per colpire al cuore i petrolieri, che vedranno scendere i loro profitti, per migliorare l'ambiente e per migliorare voi stessi (che sarete meno stressati).
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