5 gen 2011

Il caso Battisti è la conferma di come siamo poco e mal considerati all'estero.

A distanza di quasi un anno mi ritrovo a parlare di cesare Battisti. Forti, quanto unanimi, contestazioni ha suscitato la decisione di Lula di non concedere l'estradizione a Cesare Battisti. Improvvisamente tutti si sono ricordati della legalità dopo che per ventotto anni non siamo riusciti a trattenere uno come Battisti in galera e ad ottenerne successivamente l'estradizione.

Certo Lula non deve avere un buon ricordo di Berlusconi: specie dopo l'incontro del giugno 2010: incontro in cui il premier ha dato sfoggio dei ormai suoi soliti show. Oppure quando portò mezzo Milan ad incontrare Lula: non sembrava molto felice.

Da notare la faccia di Lula.
Quanto successo conferma i mancati successi enormi della politica estera italiana: se Berlusconi avesse effettivamente questi successi, Lula non avrebbe esitato a concedere l'estradizione. 

Senza dimenticare che, in passato, lo Start 2 non è merito di Silvio Berlusconi, analogamente costui non ha fermato i carri armati russi. La politica estera di Berlusconi, in realtà, ha prodotto cucù, ritardi e sbugiardamenti, barzellette, bestemmie, ed imbarazzi vari. E, giova ribadirlo, il caso Battisti è l'ennesima dimostrazione di come l'Italia è scarsamente considerata, checché se ne dica.


Senza contare che in Italia l'applicazione della legge, e lo scandalo qualora ciò non avvenga, segue percorsi molto poco ortodossi e decisamente ipocriti. Per quattordici anni quasi nessuno s'è ricordato del conflitto d'interessi di Silvio Berlusconi: un DPR del 1957 impedisce a chi detiene concessioni televisive di rilevante entità economica di essere eletto. Poi un giorno si sveglia Zanda e, dimenticando quanto disse a suo tempo Violante e dice: toh c'è il conflitto d'interessi. Ci dimentichiamo, altresì, della legge quando si tratta dei presidenti delle Regioni (Formigoni ed Errani) che sono in carica da più di due mandati consecutivi. Analogo discorso quando tutto l'arco costituzionale s'è prodigato per salvare il didietro a Mastella oppure quando il Parlamento in 18 occasioni dal 2001 al 2009 s'è prodigato ad approvare le leggi per favorire Silvio Berlusconi. Ecco: in questi casi la legalità è andata decisamente a farsi friggere, e solo pochi illuminati si sono scandalizzati e si scandalizzano. Per Cesare Battisti, tema caldo, tutti pronti a dichiararsi sorpresi e scandalizzati.

Non so voi ma vedo un certo rapporto causa - effetto e una gran dose di ipocrisia.

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