18 ago 2010

Il Giornale continua a dimostrare molto poco...anzi niente.

Passato Ferragosto, fatti un paio di giorni al mare, nonostante tramite telecinesi sono riuscito a postare sul blog, rieccomi sulla breccia. Ricapitoliamo l'affaire Fini: Belpietro e Feltri mirano a dimostrare che Fini ha mentito, ma delle testimonianze riportate non c'è supporto, come ampiamente dimostrato in un primo momento dimostrando le differenze nel gestire un'inchiestra tra Il Fatto ed Il Giornale.

In un secondo momento hanno riportato pseudo testimonianze che intenderebbero dimostrare le contraddizioni di Fini, ma come dimostrato cadendo stesso a Il Giornale in contraddizione, sulla presenza e sulla ristrutturazione del monolocale.

Il punto focale era la ristrutturazione seguita da Fini e dalla Tulliani successiva alla vendita della casa, che dimostrerebbe l'interesse di Fini per la casa, invece negato nella sua lettera aperta (non so niente del periodo successivo alla vendita).

Il refrain de il Giornale, e stavolta anche di Libero, è stato: sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte. Anche stavolta (per il Giornale l'immarcescibile Sallusti, altra prova immensa di giornalismo):

Ci si mette anche Libero, ma giusto per solidarietà con Feltri
Aridaglie
Ordunque: dalla ricevuta, riproposta da Il Giornale in mille e una angolazione, si capisce che i mobili sono stati venduti a Tulliani. Manca l'anello finale: la dimostrazione che fossero per la casa di Montecarlo. ERGO: non è dimostrato un bel niente.

Non bastasse, il Giornale ha contattato un esperto, e lo schema è il solito:


Ma leggendo leggendo l'articolo non esce altro che esempi e casi di scuola: l'esperto non si sbilancia sul caso concreto. Ma andiamo avanti:

Il testimone, tuttavia, smentisce con una dichiarazione all'Agi quanto riportato da Il Giornale, sostenendo semplicemente che "l'unica cosa una volta degli inquilini dello stabile sono venuti a suonare il citofono euforicamente, dicendo che c'era Fini sulle scale; anch'io sono uscito a vedere, ho visto parecchia gente che guardava da tutte le parti, donne e uomini, di cui mi ricordo una bella donna bionda, magari c'era anche Fini; ho richiuso la porta e sono tornato al mio lavoro ... penso fosse Natale tornando dalla pausa pranzo, entrando nell'atrio c'erano dei poliziotti monegaschi che mi hanno chiesto cosa facevo ed io ho risposto che andavo a lavorare; in quel mentre uscivano delle persone dall'appartamento di cui si parla; ho visto una ragazza giovane con i capelli lunghi e biondi". "Era la Tulliani?" chiede Mattioni e Mereto risponde: "Non lo so, non conosco la persona però da quanto pubblicato sui giornali questa era decisamente più giovane e non aveva i capelli mossi come dalle fotografie da voi stampate".

Ho ascoltato la registrazione e, francamente, mi sembra che Mattioni tenda molto a sovrapporsi quando in sottofondo parla Mereto com se volesse far passare una versione piuttosto che un'altra, come se non lasciasse il tempo di rispondere.

In ultimo alcuni dubbi (il numero 1 e 2 espressi da Wil il 14 agosto scorso):

1) secondo voi una cucina di 3 metri e 80 può andar bene in una casa di 45 metri quadrati?

2) perché mai pagare una spedizione da Roma a Montecarlo, quando ben potevano comprare la cucina direttamente nel Principato?

3) non sarebbe molto ingenuo dire di non sapere nulla della presenza del cognatino e dei successivi passaggi di proprietà quando si sa di essere stato visti (e visibili) in zona?

4) le autorità monegasche ed italiane confermano la presenza della polizia e/o della scorta di Fininel periodo indicato dal testimone?

5) come giustifica Feltri la sua frase: della scorta se ne può fare a meno col trambusto di sirene spiegate che asserisce di aver sentito il testimone?


Mi farebbe avere una risposta da Pierpigi, secondo il quale (nella discussione sviluppatasi su OkNotizie) sarei in malafede a difendere l'indifendibile.


Capito? La mia malafede è evidente perché sollevo dei dubbi.



Oppure vorrei sapere cosa pensa radiofreccia, il quale dà già per scontato che la cucina è per la casa di Montecarlo.


Non sono nè sinistro nè destronzo. IO!




Una dedica infine all'anonimo che il 14 scorso mi ha gentilmente mandato a quel paese, ovviamente ho segnalato il commento come spam ed in queste ore vedrò se segnalarlo alla polizia postale, così gli facciamo togliere subito subito il vizio di insultare le persone.

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