30 ago 2010

Amico di chi?


Uno di questi due soggetti accentra e vuole accentrare sempre più il potere nelle sue mani; non sopporta di essere contraddetto; non sopporta che si faccia luce sulla sua ricchezza e sui suoi amici; si circonda di lacchè che spontaneamente, per timore reverenziale o a pagamento lo elogiano di continuo; ha una visione sprezzante della donna al punto tale da renderla oggetto in diverse occasioni di commenti pesanti specie se non di bell'aspetto;(o anche di peggio); ama quindi circondarsi di belle donne che talvolta sono anche volgari nella loro ostentazione. L'altro è Gheddafi il quale è considerato amico dell'Italia.
Non so chi frequentate voi, ma di sicuro i miei amici non utilizzerebbero, tuttavia, nè tollererebbero che si utilizzassero 1900 frustate per l'adulterio commesso dalle donne; nè l'utilizzo della pena di morte (presente anche negli USA che si fregia di essere la migliore democrazia del mondo); nè la tortura come le bastonate, tra cui quelle sulle piante dei piedi (falaqa), le scariche elettriche, la sospensione per le braccia e il diniego deliberato di assistenza medica. Ecco gli amici dell'Italia, grazie a Berlusconi. E non lo dico io, ma sono denunce di Amnesty International e dell'alto commissariato ONU sui diritti umani.
Solo che ci propinano i cavalli berberi; le hostess chiamate per la lezione di Corano ed i vaneggiamenti vari sull'Islam religione d'Europa (che anche se non ve lo dicono fanno il paio con il delirio delle radici cristiane della Comunità Europea); la tenda beduina di Gheddafi e le 200 amazzoni che circondano Gheddafi. In pratica è come se in città fosse arrivato il circo equestre.
E voi frequentereste amici simili? O Gheddafi s'è imbucato?
p.s. Chi lo spiega a Bossi ed a Borghezio che l'amico dell'Italia pensa che l'Islam potrebbe essere la religione dell'Europa?

24 ago 2010

I gay non sono malati: spiegatelo a Pontifex Roma e ai suoi intervistati.


Avrei volentieri voluto dedicare il mio tempo a qualcosa di meglio, ma mi ritrovo di nuovo a dover descrivere le assurdità riportate dal sito Pontifex.roma. In primo luogo Bruno Volpe (che ho scoperto essere il direttore) ritorna sul concerto di Elton John a Trani, dando una definizione del cantante, ossequioso alla regola ama il prossimo tuo come te stesso
Si procede, poi, a definire Elton John e gli omosessuali come depravati nell'intervista di Volpe a Monsignor Vaccaro o come pedofili:





Monsignor Vaccaro definisce poi gli omosessuali come malati, dimenticando che l'OMS (non il Partito Comunista) abbia stabilito il contrario nel 1990. Concetto che evidentemente Volpe condivide, dato che lo ripropone in un suo articolo successivo sostenendo che:





Non so voi, ma io (che sono un bolscevico nato, cresciuto e pasciuto) penso che tutto ciò sia scandaloso.

23 ago 2010

I servizi assolutamente inutili di Quotidiano.netTV.

Quotidiano.netTV propone servizi informativi brevi e concisi su notizie dell'ultim'ora. Flash interessantissimi, scoop (anzi sgub) mai visti nè sentiti. Per esempio lo sapevate che la parrucchiera di Jennifer Anniston, Halle Berry e Penelope Cruz rischia 25 anni di galera per aver clonato le loro carte di credito? Ecco, grazie a Quotidiano.netTV lo sapete

Sapevate che Belen è in vacanza a Mikonos ed è molto triste e che ha dimenticato la chitarra a casa di Corona? E che con quella chitarra gli cantava la ninna nanna (certo come no). Ecco, grazie a Quotidiano.netTV lo sapete.

E del primo film porno in 3D di Tinto Brass Caligola? Sapevate che l'avevano ribattezzato Chiavatar? E che con il 3D, secondo Brass, se si avvicina la mano alla telecamera sembra che te la stiano mettendo tra i pantaloni? Grazie a Quotidiano.netTV lo sapete.


E della delusione di Melissa Satta (e di tutti noi a dire il vero) per non essere divenuta la testimonial di Victoria Secret? E la rottura tra Thais e Mammucari? E che non hanno fatto entrare Gattuso in discoteca? E del compleanno per i 19 anni di Noemi? Volete diventare wedding planners? Sappiamo anche che Obama, secondo un testimone attendibile, avrebbe tradito Michelle con l'assistente elettorale (e pensare che Feltri non c'entra nulla!).

GRAZIE QUOTIDIANO.NET!!!!

21 ago 2010

"...vaga donna marmorea ... con ambedue le mani stava spremendosi le turgide poppe ..."

"vaga donna marmorea ... con ambedue le mani stava spremendosi le turgide poppe"
Prosciolta la ragazza ventiseienne denunciata per atti osceni in luogo pubblico per il semplice fatto di essersi spalmata la crema sul seno abbondante (il Corriere della Sera parla di una quarta: ecco finalmente una seria inchiesta giornalistica!).

Fontana vietata alla mamma bacchettona
Adesso la mamma bacchettona rischia a sua volta una denuncia per aver rovinato le vacanze alla ragazza e sicuramente subirà l'odio perenne dei figli che, come ci conferma il Corriere, lo scorso 10 agosto sono stati sorpresi dalla madre mentre osservavano con estrema attenzione l'attività della signorina intenta a spalmarsi la crema solare sul seno. Non oso immaginare la scena e la mortificazione di quei poveri figli.


Nel frattempo esprimo la mia più sincera solidarietà nei confronti della ragazza, e la più completa disponibilità ad accompagnarla a mare se lo desidera magari in qualche spiaggetta meno frequentata da disturbatrici bacchettone.

Analizzati, infine, tutti gli elementi, valutata la tetta... ehm ... la situazione confermo che l'ipotesi C che propose Arcureo la scorsa volta (è scopata poco e male) sia quella giusta.

20 ago 2010

Comprate il libro di barzellette ed aforismi sui comunisti

Anche Libero tratta l'affaire Fini, anche se con toni meno sensazionalistici di Feltri. L'editoriale di Belpietro del 18 agosto esprime una legittma opinione (che però non condivido), così come è fuori dal mondo la raccolta di firme per mandare a casa Fini (non mi sembra un modo ortodosso di procedere: il presidente della Camera non viene eletto dal popolo). 


Libero tra il lusco e il brusco, per par condicio, dopo aver pubblicizzato i discorsi del duce decide di pubblicizzare le barzellette sui comunisti a soli 7,80 euro. Quasi quasi sono tentato di comprarlo per farmi due risate.

19 ago 2010

Tutte le contraddizioni della Chiesa Cattolica.

Elton John si sarebbe dovuto esibire a Trani nel piazzale di fronte la cattedrale. Come si evince dal sito Pontifex Roma, si sono ampiamente opposti.


Ecco io quello che trovo indecente è, invece, la considerazione dell'omosessualità come peccato. D'altro canto si sa che la Chiesa Cattolica non è vicina ai sofferenti, anzi li sa condannare molto bene (in palese contraddizione della perfezione della giustizia divina).


La contraddizione palese è anche con il principio ama il prossimo tuo come te stesso: drogati ed alcolizzati (Elton John ha avuto un passato di droga e di alcool da cui è riuscito ad uscire) dovrebbero essere coloro i quali più necessitano di amore e di aiuto. Così le vittime delle violenze domestiche, le vittime dei pedofili (in diverse occasioni preti), le vittime degli abusi sessuali.


L'intolleranza verso l'omosessualità deriva dalla considerazione che è contro natura, ed anche questo è in palese contraddizione con il voto di castità dei preti e delle suore.


Sono in contraddizione nello stesso ambiente ecclesiastico: Monsignor Luigi Bommarito, sempre su Pontifex Roma, ritiene che si possa essere misericordiosi con gli omosessuali in quanto contro natura.


 Ma nello stesso articolo ritiene anche che le donne non possono servire messa: sarebbe inopportuno che si pensasse che le donne possano esercitare il ministero, dato che gli apostoli erano uomini (bell'esempio di uguaglianza sociale).



18 ago 2010

Il Giornale continua a dimostrare molto poco...anzi niente.

Passato Ferragosto, fatti un paio di giorni al mare, nonostante tramite telecinesi sono riuscito a postare sul blog, rieccomi sulla breccia. Ricapitoliamo l'affaire Fini: Belpietro e Feltri mirano a dimostrare che Fini ha mentito, ma delle testimonianze riportate non c'è supporto, come ampiamente dimostrato in un primo momento dimostrando le differenze nel gestire un'inchiestra tra Il Fatto ed Il Giornale.

In un secondo momento hanno riportato pseudo testimonianze che intenderebbero dimostrare le contraddizioni di Fini, ma come dimostrato cadendo stesso a Il Giornale in contraddizione, sulla presenza e sulla ristrutturazione del monolocale.

Il punto focale era la ristrutturazione seguita da Fini e dalla Tulliani successiva alla vendita della casa, che dimostrerebbe l'interesse di Fini per la casa, invece negato nella sua lettera aperta (non so niente del periodo successivo alla vendita).

Il refrain de il Giornale, e stavolta anche di Libero, è stato: sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte-sveliamo le carte. Anche stavolta (per il Giornale l'immarcescibile Sallusti, altra prova immensa di giornalismo):

Ci si mette anche Libero, ma giusto per solidarietà con Feltri
Aridaglie
Ordunque: dalla ricevuta, riproposta da Il Giornale in mille e una angolazione, si capisce che i mobili sono stati venduti a Tulliani. Manca l'anello finale: la dimostrazione che fossero per la casa di Montecarlo. ERGO: non è dimostrato un bel niente.

Non bastasse, il Giornale ha contattato un esperto, e lo schema è il solito:


Ma leggendo leggendo l'articolo non esce altro che esempi e casi di scuola: l'esperto non si sbilancia sul caso concreto. Ma andiamo avanti:

Il testimone, tuttavia, smentisce con una dichiarazione all'Agi quanto riportato da Il Giornale, sostenendo semplicemente che "l'unica cosa una volta degli inquilini dello stabile sono venuti a suonare il citofono euforicamente, dicendo che c'era Fini sulle scale; anch'io sono uscito a vedere, ho visto parecchia gente che guardava da tutte le parti, donne e uomini, di cui mi ricordo una bella donna bionda, magari c'era anche Fini; ho richiuso la porta e sono tornato al mio lavoro ... penso fosse Natale tornando dalla pausa pranzo, entrando nell'atrio c'erano dei poliziotti monegaschi che mi hanno chiesto cosa facevo ed io ho risposto che andavo a lavorare; in quel mentre uscivano delle persone dall'appartamento di cui si parla; ho visto una ragazza giovane con i capelli lunghi e biondi". "Era la Tulliani?" chiede Mattioni e Mereto risponde: "Non lo so, non conosco la persona però da quanto pubblicato sui giornali questa era decisamente più giovane e non aveva i capelli mossi come dalle fotografie da voi stampate".

Ho ascoltato la registrazione e, francamente, mi sembra che Mattioni tenda molto a sovrapporsi quando in sottofondo parla Mereto com se volesse far passare una versione piuttosto che un'altra, come se non lasciasse il tempo di rispondere.

In ultimo alcuni dubbi (il numero 1 e 2 espressi da Wil il 14 agosto scorso):

1) secondo voi una cucina di 3 metri e 80 può andar bene in una casa di 45 metri quadrati?

2) perché mai pagare una spedizione da Roma a Montecarlo, quando ben potevano comprare la cucina direttamente nel Principato?

3) non sarebbe molto ingenuo dire di non sapere nulla della presenza del cognatino e dei successivi passaggi di proprietà quando si sa di essere stato visti (e visibili) in zona?

4) le autorità monegasche ed italiane confermano la presenza della polizia e/o della scorta di Fininel periodo indicato dal testimone?

5) come giustifica Feltri la sua frase: della scorta se ne può fare a meno col trambusto di sirene spiegate che asserisce di aver sentito il testimone?


Mi farebbe avere una risposta da Pierpigi, secondo il quale (nella discussione sviluppatasi su OkNotizie) sarei in malafede a difendere l'indifendibile.


Capito? La mia malafede è evidente perché sollevo dei dubbi.



Oppure vorrei sapere cosa pensa radiofreccia, il quale dà già per scontato che la cucina è per la casa di Montecarlo.


Non sono nè sinistro nè destronzo. IO!




Una dedica infine all'anonimo che il 14 scorso mi ha gentilmente mandato a quel paese, ovviamente ho segnalato il commento come spam ed in queste ore vedrò se segnalarlo alla polizia postale, così gli facciamo togliere subito subito il vizio di insultare le persone.

Della concezione di uomini di fede.

16 ago 2010

L'Italia continua a vendere bombe a grappolo, e non ratifica la convenzione ONU.

Esempio di bomba a grappolo
Le bombe a grappolo hanno un'infamità aggiuntiva rispetto alle bombe cosiddette normali: disperdono almeno 150 frammenti che se toccati da qualche curioso al suolo esplodono peggio delle mine anti uomo.


Questo comporta la pericolosità non solo nel periodo di guerra, ma anche nel periodo successivo. E c'è un ritorno senza dubbio economico: perché le bombe si producono (non certo gratis) e poi si buttano, e poi il territorio va sminato (non certo gratis).


Paesi produttori di cluster bomb nel 2007 (tratto da www.bepegrillo.it)
Paesi su cui vengono usate le cluster bomb nel 2007 (tratto da www.bepegrillo.it)
Paesi che usano cluster bomb nel 2007 (tratto da www.bepegrillo.it)


Noterete che l'Italia produce le bombe a grappolo: sarà per questo che ha firmato ma non ha ancora ratificato l'accordo di Oslo (entrato in vigore lo scorso 1 agosto) che vieta l'utilizzo delle cluster bomb con relativo impegno alla distruzione dei rispettivi arsenali (qui, invece, l'elenco degli stati che hanno ratificato l'accordo).
Tratto da http://www.stopclustermunitions.org/


Peraltro, a ben pensare, paradossalmente chi ci guadagnerà comunque da tutto ciò sono ancora le industrie belliche: se da un lato continueranno a produrre cluster bomb per tutti quegli stati che non ratificano il trattato, produrranno, poi, nuovi ordigni puntualmente indicati nel trattato come non rientranti nella definizione di cluster bomb per quegli stati che, avendo rinunciato alle bombe a grappolo, dovranno fornire nuovamente il proprio armamentario. 


Giusto per dare un'idea c'è chi sulla guerra ci specula economicamente e si arricchisce grazie a chi fa il guerrafondaio sulle spalle altrui.

15 ago 2010

Ipse dixit: Capezzone. Se la parola coerenza ha ancora un significato. Altro che Fini.

I giornali di Berlusconi hanno cercato di mettere in evidenza l'incoerenza di Fini nel predicare la legalità solo per gli altri. Ecco una summa del Capezzone pre-berlusconiano. Se vi può sembrare credibile un politico così, e se vi può sembrare credibile un premier che sceglie come portavoce del proprio partito uno così allora fate pure, ma non dite che non vi avevamo avvisato.

14/10/2003. La mitica devolution di Bossi è il nulla: la sanità è già di competenza delle Regioni, per la polizia locale non ci sono soldi, per la scuola facciamo gli esami in dialetto? (Il Gazzettino).


30/10/2003. Sarebbe un'eresia dirsi d'accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica (Corriere della Sera).


11/12/2004. In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica.


29/03/2006. Dopo il cieco di Sorrento, la muta di Portici, e lo smemorato di Collegno, arriva lo sciancato di Arcore. Berlusconi è patetico.


31/06/2006. Berlusconi é come Vanna Marchi e Tremonti é come il suo Mago do Nascimento.





14 ago 2010

Ecco, secondo il Giornale, le carte che accuserebbero Fini, in teoria potrebbero essere usate anche per dimostrare lo sbarco dei marziani.

Leggendo Il Giornale si sembrerebbe finalmente in presenza di uno scoop: finalmente sveliamo le carte.

Avranno scoperto qualcosa di serio? Sì l'acqua calda.

Leggendo leggendo ecco cosa emerge dall'articolo de Il Giornale: emerge che Fini e la Tulliani hanno curato personalmente la ristrutturazione dell'appartamento. E fin qui nulla di illegale, nè di poco etico, nè in contrasto con la difesa di Fini o con la sua lettera aperta la quale fa esplicito riferimento alla necessità di ristrutturazione date le condizioni fatiscenti. Chiunque voglia rivendere un immobile fatiscente può  anche decidere di accollarsi il costo di una ristrutturazione per avere maggiori facilità nella citata vendita. 

Si dice, poi che i Tulliani sono vecchi clienti della società di ristrutturazioni, e anche qui: che ce frega, e dice che si sono fatti fare diversi preventivi e che talvolta non erano soddisfatti del prezzo.

Quindi fin qui niente di nuovo. Leggo meglio e vedo: 
Vedi, arrivano i testimoni: hanno scoperto l'acqua calda


Mi dico: arriveranno dichiarazioni scottanti. Manco per niente. La prima testimonianza, però, sembra andar giù pesante:

Bravo, gli hai fatto gli auguri?


Dunque la vendita è avvenuta, a detta di Fini, il 15 ottobre 2008, ma la presenza di Fini a Natale 2009 nell'androne del palazzo, oltre che tutta da dimostrare, potrebbe in sè anche non dimostrare un bel niente: costruirci un'ipotesi accusatoria mi sembra un po' tanto. E poi, così, questo acquirente così deluso dal suo mancato acquisto ma così tanto preciso a ricordare di aver visto Fini, perché non ha presentato copia delle sue offerte scritte a Il Giornale? Questo sì sarebbe un bel documento che io pubblicherei di corsa. 

La seconda testimonianza a prima vista sembra migliore:





E invece una delusione anche qui: Garzelli, titolare della società di ristrutturazione, va a memoria sull'inizio e sulla durata della stessa (che peraltro non è oggetto di indagini nè vi sono sospetti di sorta); non ci sono le fatture della citata ristrutturazione, detenute a detta di Garzelli dall'architetto Blanchi, né un preventivo e neanche un ordine di servizio; i lavori sarebbero stati effettuati nel 2009 e il cognato di Fini avrebbe seguito i lavori personalmente; Garzelli non ricordava di chi fosse la proprietà, ma su debita imbeccata ha saputo rispondere.


Insomma: non ci sono prove documentali che sostengono le versioni dei due testimoni, uno dei quali sembra molto incerto sugli argomenti di cui parla; le testimonianze vertono prevalentemente sulla ristrutturazione, che allo stato non risulta essere stata effettuata irregolarmente. 

Senza contare la smentita del mobilificio che avrebbe fatto il trasporto dei mobili, assolutamente non riportata da Il Giornale.


L'unica cosa che si dovrebbe spiegare è se veramente Fini e la Tulliani s sono occupati direttamente; ma soprattutto: vedete voi documenti così compromettenti? In un post successivo vi dirò che cosa penso su questo tipo di articoli.

13 ago 2010

Woody Allen ringrazia Dio di non averlo creato con le tette: se le sarebbe toccate tutto il giorno. Guo Qingpo, un uomo che le tette se l'è tolte, ringrazia Dio di non aver trovato la mamma anti-topless.

Guo Qingpo mentre riflette sullo scampato pericolo della mamma antitopless. (foto Rex).


Ringrazio Dio di non avermi fatto nascere donna. Avrei passato tutto il giorno a  toccarmi le tette. Fu il commento attribuito a Woody Allen e che faccio in quest'occasione mio. La mamma che ha denunciato la ragazza per topless troppo provocante (ma grazie ad Arcureo abbiamo anche riflettuto che una qualche scopata in più giova alla serenità nella vita) chissà come avrebbe reagito. Spero non chiamando il WWF.

Scherzi a parte questa patologia si chiama ginecomastia e  le ragioni che possono portare ad un aumento di volume della mammella nell’uomo sono diverse: dall’eccesso localizzato di grasso ai problemi ormonali o cromosomici, dall’obesità ai disturbi del metabolismo del testosterone. Controllarsi e curarsi è bene, ma le esagerazioni rischiano di produrre conseguenze fatali.

12 ago 2010

Non si può sempre scherzare.

Egregio Signor Presidente del Consiglio, 


le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: “le belle ragazze albanesi”. Mentre il premier del mio paese d’origine, Sali Berisha, confermava l’impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che “per chi porta belle ragazze possiamo fare un’eccezione. Io quelle “belle ragazze” le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devasta te. A “Stella” i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede.Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi.Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri.
E’ solo allora – tre anni più tardi – che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell’uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l’utero.


Sulle “belle ragazze” scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un’altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi.


Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo.


E’ una storia lunga, Presidente… Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l’avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo.


In questi vent’anni di difficile transizione l’Albania s’è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L’Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite.


Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale pe r battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.  Questa “battuta” mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso , ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch’io a tutte le donne albanesi.


Merid Elvira Dones


PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione spero sentano l’obbligo civile e morale di trasmetterla ad altre persone.


grazie Elvira

Ho sentito l'obbligo morale e civile di diffondere la lettera, anche se è passato del tempo, quanto meno per la necessità di conservare la memoria fresca su quel che è accaduto. Fate altrettanto o col copia e incolla o condividendo come potete.

11 ago 2010

Tette provocanti e topless generosi ...

Foto molto sobria di classica ragazza casa e chiesa
Tra Anzio e Lavinio una ragazza si spalmava la crema in topless, solo che a detta di una mamma di due ragazzi di 12 e 14 anni questa ragazza aveva un topless troppo provocante, causato da un seno prosperoso e forse anche dal gesto di spalmarsi la crema.

La ragazza è stata denunciata dalla mamma bacchettona per atti osceni in luogo pubblico. Le ipotesi sono due:
a) la mamma è invidiosa della ragazza, e contestualmente morbosamente gelosa dei suoi ragazzi che adesso la odieranno a morte e, non appena avranno terminato la sessione di 500 pugnette consecutive, penseranno di rinchiuderla in qualche manicomio criminale.

b) avrà notato un centinaio di miliardi di ormoni correre come un orda barbarica e quindi ha deciso di prendere in mano la situazione.


Da parte mia, francamente, continuo a ritenere che ci siano cose peggiori per cui scandalizzarsi, e soprattutto ringrazio questa amabile mamma, perché adesso il nostro sistema giudiziario avrà una causa inutile in più su cui dover giudicare. Se i nostri tribunali non fossero già oberati di lavoro mi verrebbe da denunciare proprio questa mamma per i danni che provoca al sistema giudiziario la sua, come d'altronde altre, inutili denunce. 
Una delle 2.390.000 foto visibili scrivendo topless su Google

Trovo molto più osceno che grazie al genio di questa donna che ha compiuto questa denuncia, presumibilmente per tre gradi di giudizio giudici, avvocati e cancellieri (e chi sa qualche perito) saranno impegnati a disquisire se massaggiare la tetta per cospargere la crema sia atto osceno. Immagino l'interrogatorio: signorina, lei massaggiava in senso orario o antiorario? E, mi dica, il capezzolo lo stimolava? Si è accorta che i ragazzini erano in piena tempesta ormonale come d'altronde tutti i ragazzini a quella età? Non oso immaginare, poi, eventuali testimonianze o dimostrazioni pratiche sul tema.


Questa mamma, infine, al di là del processo per coerenza si preoccuperà dei film con esplicite scene sessuali, dovrà sottrarre il pc ai figli o controllarli 24 ore al giorno, dovrà evitare la tv in cameretta, dovrà preoccuparsi di veline, letterine, letteronze e scosse. Magari li porterà dall'oculista cinquanta volte l'anno temendo che diventino ciechi, perché no dall'esorcista. 

Recuperatela finché siete in tempo. E poi avrà allattato i suoi due bimbi qualche volta al parco, quindi non ci venga a fare la morale (risento troppo delle inchieste stile Feltri-Belpietro, perdonatemi se potete).

Per quello che riguarda il comune senso del pudore, penso che sopravviverà alle mode e si evolverà con i tempi, mantenendo un nocciolo duro che difficilmente sarà scalfito da un topless o da qualche foto osè.

10 ago 2010

Precisazione.

Giusto una precisazione: il post sui detersivi alla spina e in generale tutti i post sui prodotti alla spina li ho inseriti con una finalità che potremmo definire di pubblica utilità.

Mi spiego meglio: riuscendo a diminuire la produzione di rifiuti e riuscendo anche a risparmiare costantemente un po' di soldi penso sia conveniente per tutti, sia rivenditori sia consumatori. Ebbene, nel far questo non ho inteso dare pubblicità a questo o a quel rivenditore per consentirgli un aumento dei profitti, ma ho inteso promuovere un'iniziativa a mio avviso meritoria e che ritengo vada ancora di più diffusa su tutto il territorio e questo per il bene di tutti: tant'è che potete sempre consultare i siti (indipendenti da me e dalla mia gestione) contenenti gli elenchi sempre aggiornati con i rivenditori più vicini a casa vostra se intendete contribuire alla causa.

Il problema si pone perché sia a fine maggio che qualche giorno fa mi sono arrivati due commenti uguali - peraltro anonimi: una firma farebbe sempre piacere - che non intendo pubblicare perché fanno pubblicità ad un singolo negozio che, se non è cambiato molto da fine maggio quando controllai, dovrebbe peraltro essere presente negli elenchi. La finalità, quindi, è un po' diversa: l'amico anonimo deve aver pensato di scroccarsi un po' di pubblicità gratuita (di sicuro i maligni penseranno che sono tirchio, pensatelo pure che mi frega dei maligni).

Ad esclusione dei blog e dei quotidiani, che implicano la circolazione delle informazioni che intendo favorire gratuitamente; ad esclusione delle pubblicità sociali (vedi solo a titolo di esempio Amnesty International o Emergency) chi ha una attività commerciale e vuole fare pubblicità su questo blog (e no spam) per trarne benefici economici può contattarmi in privato tramite il mio indirizzo email e concorderemo sicuramente un prezzo per la pubblicità.

8 ago 2010

Le inchieste giornalistiche secondo Sallusti e secondo il Fatto. Notate le differenze e gli errori.

Alessandro Sallusti nel commentare la vicenda della casa di Montecarlo commette una serie di errori marchiani. Non so se sia incompetenza, superficialità o giornalismo ad orologeria, ma intanto occorre fare un po' di correzioni:
1) Sallusti titola: «Tutte le carte che accusano Fini»: bene, mi aspetto dettagli scottanti, testimonianze incalzanti, confessioni inaspettate ... ed invece solo insinuazioni che anche un bimbo di prima media saprebbe controbattere. Invece dubbi più circostanziati sulle operazioni di Fini (e non dettati da esigenze politiche) derivano da Il Fatto che nell'inchiesta di Marco Lillo ricostruisce la situazione ed i vari passaggi di proprietà a prezzi scontatissimi.

2) Pretende spiegazioni da Fini paragonando la sua situazione a quella di Berlusconi (da anni sotto processo): dunque non mi risulta che Fini sia indagato di un bel niente. Da un lato ci sono le beghe private sulla separazione e sulle intestazioni della ex coppia Gaucci-Tulliani (la Tulliani è l'attuale compagna di Fini) relative specie sulle vincite al superenalotto (sia Gaucci che la Tulliani la rivendicano); e dall'altro una eventuale vendita di una casa a Montecarlo da parte di AN ad una società offshore. Fini dovrà spiegare, ma è diverso dall'essere indagati per un reato. In pratica per Sallusti vent'anni di processi a carico di Berlusconi, con le accuse tra l'altro di corruzione, frequentare escort e minorenni è la stessa cosa che una dubbia operazione immobiliare, i cui contorni sono peraltro tutti da accertare.

3) «Fini infatti, da tempo, non è più espressione della maggioranza che lo ha eletto»: spiegate a questa gente che il presidente della Camera non è espressione della maggioranza, non è soggetto a voto di sfiducia come il premier perché non è eletto dal popolo, nè è un dipendente di Berlusconi. Il fatto è che fino al 1994 si eleggevano personaggi politici che si rivelavano super partes perché o di spiccata capacità politica o perché a fine carriera dopo anni di vita politica. Vedi Giovanni Spadolini, Nilde Iotti, Sandro Pertini, Pietro Ingrao. Era un segno di tutela e di garanzie delle minoranze: il partito garantista per statuto (come Sallusti definisce il PDL) ha ribaltato la tradizione: Scognamiglio-Pivetti nel 94-96; Pera-Casini nel 2001-2006; Schifani-Fini nel 2008. Perdonate, ma c'è un abisso.

4) Fini starebbe usando il suo giornale (il Secolo, che secondo Sallusti è pagato da tutto il PDL) per accusare il Giornale di dossieraggio e di altre cosucce: mi spiace deludere Sallusti, anzi no mi dà una gioia immensa ed orgasmatica, ma i contributi alla stampa non li dà il PDL (anzi già che ci siamo: che contributi dà il PDL al Secolo?) ma li danno gli editori e principalmente lo Stato (cioè tutti noi).

Noto una sostanziale differenza tra Il Fatto ed Il Giornale: il primo ha indagato scartabellando, controllando, verificando e pubblicando anche nei confronti di Fini, da molti accreditato come leader di sinistra, e non tralascia critiche a destra e a manca (anche a Napolitano,  non proprio una persona di destra); Il Giornale ha fornito due accuse, di cui la prima peraltro rivelatasi completamente falsa, guarda caso prima a Boffo e poi a Fini che hanno criticato Berlusconi. Sarà un caso?

7 ago 2010

Ma siamo davvero un paese civile?

Mi rendo conto che il tema dell'omosessualità non è un tema propriamente estivo, ma forse è il caso di fare una piccola pausa nelle nostre vacanze, risvegliare il cervello dalla tipica pigrizia estiva e riflettere: in Argentina, in cui il 91% della popolazione si stima sia cattolica) hanno legalizzato per i gay le nozze, le adozioni, il congedo famigliare e l'accesso alla sicurezza sociale. I cattolici, quelli ovviamente più pacifisti e non violenti (quelli che se potessero partirebbero armati fino al collo per le Crociate) hanno dato vita a proteste anche violente.

La Corte Suprema del Messico ha ritenuto che la norma che consente a Città del Messico il matrimonio tra persone dello stesso sesso non viola la norma che costituzionalmente protegge la famiglia. In Portogallo a Maggio 2010 il cattolico Anibal Cavaco Silva (che non è il neo acquisto del Cesena) ma il presidente portoghese ha firmato la legge che consente i matrimoni gay. Così avviene in Olanda (2001), in Belgio (2003), in Brasile (2004) in Spagna (2005), in Islanda (2010), in Sudafrica (dal 2006, unico stato africano), in Svezia ed in Norvegia (2009) ed in Canada (2005).

Andorra, Austria, Colombia, Croazia, Danimarca (primo Paese al mondo ad autorizzare, nel 1989, il matrimonio civile o partenariato registrato tra omosessuali), Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Svizzera, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca, Regno Unito, Uruguay: sono i 17 paesi al mondo (in ordine alfabetico) in cui sono consentite, ancorché con nomi diversi e con discipline talvolta un po' diverse, le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Negli USA la situazione è ancora controversa. Nei paesi asiatici e nei paesi africani, ad esclusione del Sud Africa, l'omosessualità non è tutelata in alcun modo, anzi molte volte
anche il semplice sospetto è considerata reato ed è severamente punita dalla legge.

L'Italia (e la Grecia) non tutelano in alcun modo la minoranza omosessuale, anzi (almeno in Italia) questa viene discriminata sempre di più, e nel modo più subdolo: perché, a parole, si manifesta rispetto tutti. Il mondo ecclesiastico, quel mondo che predica ipocritamente tolleranza ed amore, considera gli omosessuali come contro natura, ma una parte di questo mondo ecclesiastico copre i pedofili; il mondo politico, in modo ugualmente quanto unanimemente ipocrita, sostiene di tutelare e rispettare le minoranze ma il PD di Bersani a suo tempo fece un papocchio indegno; il partito del non amore almeno s'è risparmiato un casino.


Siamo, tra i paesi civili, l'unico paese, con la Grecia, a tutelare i diritti degli omosessuali. Vuoi vedere che allora non siamo un paese così civile?

4 ago 2010

Sarebbe sensato fondere PD e PDL?

Bersani trova sensato che Tremonti possa guidare un governo di transizione. Mi chiedo se sia normale in un paese che il leader del partito principale di opposizione chieda che venga formato un governo di transizione guidato dal ministro dell'economia del governo di colore opposto.

Mi direte: anche Dini ha fatto così, e poi ha fatto il megaribaltone. Beh se qualcuno lo pensa, dimentica in primo luogo che Dini veniva fresco fresco dalla banca d'Italia: in questo senso avrebbe avuto senso se al posto di Tremonti ci fosse stato Draghi o Siniscalco (che pure è stato ministro con Berlusconi). In secondo luogo, vorrei fosse chiaro che Dini non ha fatto nessun ribaltone: fu Berlusconi stesso ad indicare Dini e poi si astenne dal votare la fiducia al suo governo.

Non so, è normale tutto ciò?

2 ago 2010

Le modifiche al codice della strada.

Molte delle novità sul codice della strada hanno effetto immediato e penso, allora, sia il caso di fare una rapida sintesi in modo da avere un rapido prontuario sui cambi al codice della strada:

A) Guida in stato di ebbrezza.
- Se il tasso alcolemico è tra 0,5 e 0,8 g/l viene prevista esclusivamente una sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro. Se si provoca un incidente stradale, le pene vengono raddoppiate e sale a 180 giorni la durata del fermo amministrativo del veicolo.

- Se il tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: se incidente, revoca e sospensione patente fino 2 anni. Se, poi, il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l, la patente viene revocata e sospesa fino a 2 anni se il conducente ha provocato un incidente. In caso di revoca, la nuova non potrà essere conseguita prima che siano trascorsi 3 anni.

- Under 21, under 3 anni di patente e conducenti professionisti: divieto assoluto di bere.

- Divieto assoluto di vendita di bevande alcoliche dalle 3 alle 6 del mattino.

B) Minicar e ciclomotori.
- Multe per chi produce, per chi modifica e per chi guida le minicar ed i ciclomotori taroccati .

- Divieto di certificato di idoneità di guida per chi ha la patente ritirata.

- Obbligo di cinture di sicurezza nelle minicar.

C) Ciclisti.
- Obbligo di giubbotto riflettente per chi circola di notte fuori dai centri abitati e nelle gallerie.

D) Limite a 150 km/h.
- Rimane la possibilità per le società di gestione delle autostrade di stabilire il limite a 150 km/h in deroga espressa al limite generale (130 km/h) purchè si sia su autostrade a 3 corsie e si sia in presenza del Tutor.

E) Visite per gli ultraottantenni.
- Ogni due anni sarà necessaro rinnovare la patente per chi supera gli 80 anni.


Tre considerazioni. Intanto, dato per buono il principio chi guida nin beve, sarebbe buona norma non bere mai alcuna bevanda alcolica prima di guidare, quindi ancora più severamente non lasciare alcun margine di tolleranza (nemmeno fino a 0,4 g/l tuttora concessi). Sarò esagerato? Può darsi, ma io intanto continuo a bere acqua o qualunque bevanda analcolica se prevedo di dover guidare dopo poco.

Seconda considerazione: non sarebbe il caso, dopo gli ottant'anni, di smettere di guidare?

In ultimo: perché lo Stato italiano non si prende la briga di monitorare tutti i cartelli dei limiti di velocità sulle principali arterie? Spesso e volentieri mi capita di vedere limiti contrastanti tra loro, oppure poco visibili, assenti per decine e decine di chilometri: perchè non piazzarli anche all'uscita degli Autogrill? Perché non controllare se tutti i limiti sono effettivamente adeguati al tratto di strada percorso? Premesso che se considero un limite troppo restrittivo io lo rispetto comunque perché ritengo che forse c'è un motivo ma mi viene talvolta un dubbio: e se un motivo non ci fosse? Se è stato dimenticato lì può sorgere il dubbio che nessuno gli dia un'occhiata? 


Ecco: io i limiti li rispetto sempre, ma molti vedono che un limite è basso e non lo rispettano pensando che sia sbagliato. Se ne ricordano solo se c'è l'Autovelox o il Tutor. Un ottimo incentivo, allora, al rispetto dei limiti potrebbe essere anche saperli dosare.

1 ago 2010

Specchio specchio delle mie brame, Bondi è il più devoto del reame??

Il quadro che emerge dalle rivelazioni ad un noto giornale che tratta di politica, Novella 2000 e riprese da L'Espresso, sul ministro Biondi non è certo un quadro confortante, casomai qualcuno lo avesse.

Una parte è decisamente credibile e conferma l'idea che del ministro ho sempre avuto: quella dell'uomo desideroso di potere da qualunque parte questo arrivi. Adesso Bondi per compiacere il capo è il massimo sostenitore del pericolo comunista, ma egli stesso è stato prima dirigente del PCI e poi sindaco comunista di un piccolo comune. Da che pulpito viene la predica, quindi. Ma sono convinto che sosterrebbe con fervore anche il pericolo di un attacco marziano se Berlusconi lo ritenesse opportuno. D'altronde a specifica domanda, Bondi rispose che Berlusconi è perfetto ed è totalmente privo di difetti. Se qualcuno lo dicesse di me potrei preoccuparmi (o cominciare a chiedere periodicamente dei soldi).


Peraltro, secondo l'ex moglie di Bondi, questi è totalmente devoto a Berlusconi tanto da trasferirsi in una orrenda casa ad Arcore ed è gelosissimo della Brambilla: secondo la Podestà era caduto in depressione quando forse la rossa (comunista?) avrebbe dovuto essere nominata coordinatrice del PDL.

Insomma tutto questo quadro pubblico penso sia decisamente verosimile e corrispondente al Bondi che conosciamo e che si è manifestato in questi anni di Berlusconismo. Chissà se si riciclerà ulteriormente più di quello che lui ed altri compagnucci hanno fatto, nel momento in cui sopravviveranno a Berlusconi o si godranno pensioni d'oro.

Il quadro privato lo accolgo con maggiore serietà rispetto alla sua vita politica dalla dubbia coerenza, quanto meno perché si tratta di temi delicati: nelle accuse della Podestà marito traditore (poco scaltro al punto da portare la moglie a casa dell'amante e farsi beccare: allora lo fai apposta!) e violento, oltre ad essere un padre assente.

Qua è la parola della Podestà contro la (auspicabile per lui) smentita di Bondi: se dovesse ammettere di aver schiaffeggiato la moglie, oltre ad averla tradita (e aver fatto anche ipocritamente finta che tutto andasse bene) penso che qualche giustificazione in più dovrebbe darla.


p.s. Visto che bel concetto di famiglia tra Bondi, Bossi, Berlusconi e Casini? Cos'hanno in comune? Avere delle mogli che sono ex e rompere i maroni con il valore cristiano della famiglia: che vogliamo fare, chi predica bene e razzola male non lo sopporto. Quindi la prossima volta che vanno a sbaciucchiare e a slinguazzare l'anello papale o la prossima volta che parlano del valore cristiano della famiglia, di partito dell'amore ed altre menate simili, cortesemente rigurgitate un sonoro invito ad andarsene al Polo Nord.


p.p.s. Nella foto Bondi, immortalato dal noto Tg indipendente di retto da Emilio Fede, mentre mostra il modo corretto di rapportarsi a Silvio Berlusconi. Mi raccomando quando dico Silvio Berlusconi scattate tutti in piedi a fare anche un mega inchino (in pratica dovete arrivare a baciarvi le ginocchia).
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