31 gen 2010

Caso Crisafulli: ripartirà il dibattito eutanasia?

Questa è la drammatica storia di Salvatore Crisafulli, paraplegico ed in coma dal 2003 a seguito di un incidente stradale. Il fratello denuncia che «da sette anni mi promettono un piano ospedaliero personalizzato a casa, che non è stato mai realizzato» e per questo vuole accompagnare il fratello in Belgio per fargli praticare l'eutanasia. I NAS indagano per fornire debite risultanze alla commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema sanitario nazionale (il cui presidente è Marino).

Se l'evento dovesse avere un maggiore risalto nei media nazionali, immagino già il programmino: Papa-Cardinali-Vescovi-Parlamentari Cattolici-PNCSDV* a spron battuto elencheranno una sequela di ottimi motivi per cui sperare in un miracolo e pontificheranno sul profondo senso della vita che non va sprecata, dimenticando forse il dettaglio di vita DIGNITOSA; e sostenendo che la morte dev'essere naturale.

Ancora non ho saputo darmi risposta su una domanda: se per vivere devo ricevere assistenza medica 24 ore al giorno 365 giorni l'anno e per identico periodo devo essere tenuto in vita da una macchina, è più naturale la vita o la morte? Qual è il concetto di dignità che vogliamo portare avanti?

Ci sarà un'aspra battaglia in Parlamento (e stavolta non c'è la Cassazione per lo mezzo), si proverà ad approvare provvedimenti d'urgenza che provino ad impedire l'eutanasia in Belgio (dai cui regnanti ci beccheremo sequele di insulti nemmeno troppo velati).

Spunterà qualche parlamentare saggio che dirà dall'alto della sua saggezza: CI SONO LE REGIONALI, FORSE È MEGLIO CHE NE RIPARLIAMO IN SEGUITO CON UN DIBATTITO SCEVRO DALLA CAMPAGNA ELETTORALE. Leggi tra le righe: non ci compromettiamo, che poi passato il santo passata la festa.

Passate le regionali, nessuno più si ricorderà dell'eutanasia nè del testamento biologico finché non rimbalzerà agli onori della cronaca il caso di qualcun altro in condizioni tragicamente disperate.

Se ci pensate è successo così per Eluana, ed io di questa falsità mi sono scocciato.

* I PNCSDV sono i Parlamentari Non Cattolici Succubi Del Vaticano: avrei fatto prima forse a scrivere l'Universo Mondo, ma non mi piace mai generalizzare e confido ancora in sparute personalità indipendenti.
Take a look

30 gen 2010

Sommario politico della settimana.

Bersani è sorpreso della svolta in Puglia dell'UDC che vorrebbe allearsi con il PDL: era convinto che fosse lui il miglior alleato di Berlusconi.

Chiamparino ritiene, invece, che dopo le regionali occorrerà un nuovo Ulivo, dopo le politiche, invece, ritornerà di nuovo il PDS, e tra una decina d'anni mediteranno di resuscitare Berlinguer.

Spero che Bertolaso si sia reso che lui non è Biscardi, mentre Berlusconi sicuramente si sarà reso conto che Bertolaso è l'uomo giusto per potergli succedere alla guida del PDL avendo lo stesso carisma internazionale, anche se non è molto bravo con le barzellette.

Take a look

29 gen 2010

Il sapore acre e nauseabondo della delusione.

Amarezza e delusione sono ingredienti obbligatori per ogni necessaria crescita umana, come per una sorta di autodifesa, una volta provati questi sentimenti difficilmente vien voglia di riprovarli e difficilmente ci si rimette in condizione di ripetere l'esperienza dal sapore alquanto acre ed amaro come il fiele.

Qualcuno dimostra di essere decisamente coriaceo, ma prima o poi cederà al misto di nausea, pianto, vergogna, rabbia e tristezza. Tanto più forte è la delusione e quanto questa più inaspettata arriva, più forti sono queste sensazioni; maggiori sono gli odori e i sapori di queste sensazioni.

Presto o tardi ci si vaccina, ci si deve vaccinare, anche se l'errore è sempre dietro l'angolo. Quanto meno te l'aspetti e da chi meno te l'aspetti. Poi un sonno ristoratore, magari due sonni ristoratori e tutto sembra passare. Ma non è così.

Col tempo senza nemmeno che ci si accorga, riaffiorano i pensieri, i ricordi ed i dubbi: quando guardi alle tue spalle il percorso della tua vita, e vedi nel complesso il mosaico delle delusioni e delle volte che hai tollerato e che hai inghiottito bocconi amari, la mazzata è doppia: scopri d'un colpo chi ti ha fatto star male e chi hai fatto star male. Se, in entrambi i casi, sono persone a te care o che hai sempre ritenuto care, si farà bene a procurarsi una sedia: il colpo è tremendo, è di una inaudita violenza.

Per un certo periodo di tempo non c'è sonno ristoratore che tenga: se il tuo stato d'animo avesse un volto sarebbe completamente inebetito; uno stato d'animo incapace di reagire, di comunicare alcunché. Vorresti parlare, ma è come se avessi un cerotto sulla bocca e le mani legate dietro la schiena. Probabilmente riesci solo a mugugnare qualcosa e a dimenarti senza successo.

Figurati chi ti ha deluso non ascoltava se parlavi e riparlavi, può ascoltare e - di più - capire ora che mugugni? E allora aspetti con calma. Aspetti che qualcuno venga da te e ti sciolga le mani e ti liberi la bocca lasciandoti respirare per un po', facendoti riprendere da questa oppressione. Qualcuno verrà.

Ma non sempre accade così, e quando non accade ci vuole un po' per liberarsi. Quando ci riesci passerai un po' di tempo a leccarti le ferite. Perchè non parli!! disse, secondo la leggenda, Michelangelo Buonarroti al suo Mosè. E sembra che te lo dica chi ti circonda e ti guarda, sembra che ti provoca come se ti dicesse, con un pizzico di cinismo: hai qualcosa da dirmi? Ma tu sei esausto e sfinito da una lotta di cui nessuno s'è accorto (o voluto accorgere) e chi magari se n'è accorto in buona fede non riesce a comprendere la stanchezza.

E così passa altro tempo che utilizzi riprenderti, più forte che pria: ora sai di chi non fidarti ed anche di chi conosci da poco non ti fidi più molto. E seppur in altri tempi saresti stato generoso, dopo questa esperienza nulla sarà mai più come prima: più la ferita è profonda, più la cicatrice è visibile; più la cicatrice è visibile più sarà il tempo (ed i fatti) a far ritornare la pelle liscia e priva di asperità.

Se chi ha provocato tutto questo avrà pazienza, molta più pazienza di quanta ne abbia avuta la vittima, forse, dico forse, e sottolineo forse, tutto si aggiusta. Forse. A te non rimane che scusarti con le persone che hai deluso a tua volta, sperando di non aver fatto troppo del male a chi ami. Non deludere mai nessuno è impossibile, ma a mettere la parola fine sono i fatti, la pazienza e la tempestività con cui cerchi di riparare al male provocato.

28 gen 2010

Sportello per il Consumatore ed Atlante per i diritti

Dal 26 gennaio 2010 è attivo lo Sportello per il consumatore e l'Atlante dei diritti. Lo rende noto con un comunicato stampa l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (che per questa iniziativa ha agito insieme ad Aquirente Unico). La finalità è quella di fornire una pronta assistenza per conoscere e far valere tutele e diritti in tema di energia, a favore dei consumatori.

A disposizione dei consumatori c'è un call center (NUMERO VERDE 800.166.654) ma si può contattare lo sportello anche via e-mail, via fax o posta: se ai reclami già inoltrati presso il proprio fornitore di energia elettrica (vi ricordo che il mercato dell'energia è liberalizzato) senza ricevere risposte soddisfacenti, si potrà inviare reclamo anche presso l'autorità tramite lo Sportello, che provvederà a fornire le indicazioni del caso. Inoltre fornisce informazioni per un migliore utilizzo del Trova Offerte (già ne parlai su questo blogin un post dell'aprile scorso).

L'Atlante dei diritti, invece, è una guida che raccoglie in modo organico informazioni e chiarimenti su garanzie e tutele previste dall'insieme delle norme stabilite dall'Autorità.

27 gen 2010

La giornata della memoria.

Oggi è la giornata della memoria: si celebra in occasione della ricorrenza del giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz 65 anni fa.
Spero che non rimanga una semplice giornata, una mera commemorazione ancorché di un evento così drammatico ed atroce, ma che si arrivi in tempi brevi ad insegnare in tutte le scuole la storia (in questo come in molti casi) tragica del -900. Solo in questo modo ci potrà essere vera conoscenza e per certi versi vera memoria.


Take a look
Guasto sul Treno della Memoria

26 gen 2010

Il ceffone del popolo delle primarie

La vittoria di Niki Vendola alle primarie in Puglia è un segnale decisamente forte per il PD, quanto meno per quella parte di PD che avrebbe voluto estrometterlo. Questa parte di PD dovrebbe seramente fare un esame di coscienza e riflettere: se si parte dal presupposto che alle primarie votano gli elettori del PD, questi votando per Niki Vendola non hanno condiviso la volontà espressa dai dirigenti. Senza contare che, per prassi, il detentore della carica pubblica si ripresenta per il secondo mandato consecutivo, salvo non rinunci espressamente come nel caso di Cofferati a Bologna.

Ebbene il PD nasce come un partito a vocazione maggioritaria: vuole raggiungere la maggioranza senza dover subire il veto dei partiti più piccoli. Ottima motivazione: sono stufo di tutti quei Bertinotti che contando politicamente come una mosca tse tse, accampano pretese fuori programma. Sono stufo di tutti quei partiti che nascono quasi per partenogenesi che durano il tempo di un batter d'occhio, e che si differenziano perché qualcuno vuole la pace senza sè e senza ma; altri vogliono la pace senza sè e con qualche ma; altri ancora la pace con un sé due ma e un probabilmente.

Nella pratica, invece, il PD non ha trovato di meglio da fare che (in Puglia ma non solo) concordare l'alleanza con l'UDC che, ancorché a livello nazionale faccia parte delle opposizioni insieme a PD ed IdV pur senza una vera e propria alleanza, invece a livello locale si allea con chi ritiene possa vincere: il sistema del doppio forno.

Non effettuare le primarie significava trovare un candidato differente per la Puglia, molto meno in sintonia con l'elettorato di centrosinistra. Allearsi con l'UDC significa smentire la vocazione maggioritaria ancorché solo a livello locale.

Al tempo delle primarie per il segretario nazionale non vollero Grillo tra i candidati: la sua era ovviamente una provocazione, avendo egli recentemente confermato da Santoro che non intende scendere in politica per via dei diversi processi che ha in corso, ma i dirigenti del PD erano terrorizzati da qualcuno che potesse prendere voti alle primarie e in Parlamento. Probabilmente il PD avrebbe seriamente potuto coronare la vocazione maggioritaria con Grillo, catalizzare un numero enorme di voti, sfruttare, come ha fatto Mr. Obama, internet.

Ho l'impressione che una parte rilevante del PD abbia paura dei suoi elettori, sia rimasta ancora ai vecchi schemi partitocratici, che veda le primarie come un obbligo cui aderire per una malsana idea di pochi al suo interno, o peggio che sia pseudomodernità, abbia - insomma - la c.d. paura di vincere, e quando è in vantaggio o addirittura vince le elezioni si perde in discussioni immani per questioni di lana caprina, come se mancasse di personalità. Intanto questo bel ceffone serva da ammonimento: la prossima volta la lezione sarà una batosta.

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24 gen 2010

In tema di laicità dello stato.

“Era fondamentalmente sbagliato che i credenti godessero di maggior protezione dei non credenti. Ora tutto questo è finito. E, del resto, chi può stabilire se Dio si sente offeso o no?”
Jan de Wit, (parlamentare di opposizione socialista che commenta l'abolizione di una legge degli anni -30 che conferiva maggiore protezione a gruppi religiosi rispetto a gruppi non religiosi).

22 gen 2010

No mafia day a Rosarno



Facebook questa volta è stata un ottimo veicolo per pubblicizzare qualcosa di buono (e non nego che la cosa mi consola non poco): il No Mafia day. Una manifestazione apartitica, senza politici in prima fila a fare facce da circostanza.


Domattina alle 11 la manifestazione partirà dalla stazione ferroviaria di Rosarno e si concluderà in piazza Valrioti. Ufficialmente risultano aver aderito: daSud onlus, Calabria etnica, Gruppo Zero, Sismi, Gianluca Congiusta, Nico Forestieri.

21 gen 2010

Mal'aria 2010: il rapporto di Legambiente.

Legambiente ha pubblicato il rapporto Mal'aria 2010 e la situazione non è certo confortante per le grandi città. Il nostro paese ha uno degli indici di motorizzazione al mondo pià alti: 600 autovetture per ogni 1000 abitanti, contro una media europea di 463/1000. Se restringiamo lo sguardo sui comuni, la situazione è peggiore. Prendiamo la città di New York: la sola area comunale, nel 2008, conta 8.363.710 su 1214 km2 (tredicesimo comune più popolato al mondo). New York, secondo Legambiente, conta 20 auto ogni 100 abitanti (1.672.742 autoveicoli). Roma conta 2.731.443 abitanti (circa 1/3 degli abitanti di New York), su una superficie di pochissimo superiore (1285 km2) ma conta 76 auto ogni 100 abitanti (circa 3,5 volte il comune di New York) e conta un 1.912.010 autoveicoli. Analogamente se New York contasse 76 autoveicoli ogni 100 abitanti dovrebbe contare più di 6 milioni di autoveicoli.

Cosa fare? In primo luogo occorre un nuovo approccio al problema anche perché secondo Legambiente le amministrazioni delle grandi città non hanno fatto granché per migliorare la situazione.

In primo luogo, quindi, assicurare al trasporto pubblico di superficie la possibilità di una maggiore fluidità estendendo il più possibile la rete (assai scarsa) di corsie preferenziali. Un’azione di questo tipo potrebbe assicurare due risultati immediati, quasi a costo zero: la sottrazione di spazio alle automobili e una reale concorrenzialità del bus rispetto alle vetture private.

Significa, quindi, inserire il più possibile corsie preferenziali riservate e controllate elettronicamente con la possibilità di multe salate per chi viola il varco; significa aumentare le zone a traffico limitato, che invece diminuiscono da 2.35 a 2.08 mq per abitante, e le isole pedonali, che rimangono immutate: 0,35 mq. per abitante.

Secondo Cittalia, nel 2009 la velocità media degli autobus, nelle città di Roma-Milano-Napoli-Torino-Genova varia dai 10 km/h di Napoli ai 15 km/h di Genova e risulta essere sempre più lenta della velocità in auto (dal 42% di Genova, con una velocità media delle autovetture a 2 25 km/h al 51% di Napoli, 21 km/h per le autovetture).

In secondo luogo Legambiente propone un semplice calcolo: 2x5. Cos’è questo calcolo? E’ l’ingombro di un posto auto, che misura appunto 2x5 metri, ossia 10 mq. Ciò vuol dire che per esempio in una città come Milano per far posto alle 800mila auto che arrivano ogni giorno da fuori più le 820mila auto di proprietà dei residenti, in tutto si sacrificano alla sosta oltre 16 milioni di mq, 2250 campi da calcio, quasi il 10% del territorio cittadino. Spazio destinato ad abitacoli privati che rimangono fermi e inutilizzati per il 90% del tempo. E aumentare strade e parcheggi, come ormai è acclarato, vuol dire solo attrarre più traffico.

Al contrario si dovrebbe trovare un prezzo per l’occupazione di tutto questo spazio urbano per trovare un prezzo di mercato equo per un bene assai scarso (lo spazio urbano) che fino a oggi è stato "offerto" gratuitamente agli automobilisti. Legambiente ha provato a immaginare una romanizzazione della congestion charge londinese: ad esempio a Roma un pedaggio di 2 euro per il Grande raccordo anulare farebbe incassare 328 milioni di euro l’anno. Una somma consistente che permetterebbe all’amministrazione capitolina (così come alle altre che dovessero incamminarsi su questa strada) di avere risorse fresche per costruire, velocemente e con un’invidiabile autonomia finanziaria, nuove infrastrutture di trasporto collettivo.

Quali danni provoca l'inquinamento atmosferico? Malattie cardiovascolari, polmonari, ricoveri e decessi. La tossicità delle polveri sottili dipende dal fatto che date le piccole dimensioni, riescono a penetrare in profondità nell'apparato respiratorio.

Il fenomeno del car sharing è diffuso? In quante città italiane le metropolitane sono aperte 24 ore su 24? A quest'ultima domanda posso già dirvi che a Napoli la metropolitana collinare chiude alle 23:15.




Ad ogni buon conto, ho già pubblicato sull'home page il rapporto 2010 di Legambiente che sarà sempre consultabile nella sezione del presente blog DOCUMENTI.

20 gen 2010

Cosa diceva Travaglio un anno fa e cosa dice Di Pietro oggi

In questi giorni di commemorazione a Craxi, continuo a pubblicare i video che riepilogano dai più diversi angoli visuali che sono contrari alle lodi che in televisione e su una parte della carta stampata si sta facendo in questi giorni. Il primo video è tratto dal blog di Antonio di Pietro, il secondo è un Passaparola di Marco Travaglio di poco più di un anno fa su Bettino Craxi.




18 gen 2010

Essere o non essere blasfemi?

In Olanda, su istanza del Parlamento, il governo ha annullato una legge degli anni -30 che, ancorché non applicata da tempo, garantiva maggiore protezione ai gruppi religiosi rispetto ai gruppi non religiosi. Provvedimento sacrosanto verrebbe da dire. Manna dal cielo per gli atei. Giochi di parole a parte, dico solo che il governo olandese è composto da due partiti (su tre) cristiani.



In Inghilterra ed in Galles, nel 2008 il reato di blasfemia è stato abolito, mentre in Irlanda è accaduto l'opposto: dal 2010 il reato è stato inserito e mi chiedo se chi fa le leggi si ponga il problema di come applicarle, o più generalmente delle conseguenze. Dall'inizio di quest'anno difatti, in Irlanda «il pubblicare o esprimere contenuti che siano volgarmente offensivi o insultanti in relazione ad argomenti sacri a qualsiasi religione, e che causino perciò intenzionalmente oltraggio fra un numero sostanziale di persone aderenti a quella religione».


Atheist Ireland ha pubblicato 25 citazioni che potrebbero essere considerate blasfeme (versione in inglese), e tra i citati ci sono noti personaggi blasfemi come Gesù, Papa Ratzinger e Maometto o anche come Salman Rushdie (già vittima di una fatwa dal 1989 grazie a Khomeini. Peraltro Rushdie ora dovrà cambiare pianeta salvo che il gran Giurì di Marte non gli conceda il passaporto). Non mancano Frank Zappa o anche lo stesso ministro dell'economia irlandese.

In Italia la situazione prevede che se si bestemmia contro Dio è reato, contro la Madonna ed i santi invece si può dire l'impossibile: la procura di Avezzano, almeno, ha ritenuto così nel 1996, in quanto il fatto non costituisce reato (la legge prevede sanzioni amministrative per chi offende la Divinità e non la Madonna ed i santi). Figurarsi se me la prendo con Giuda.


Nel 2007 la Commissione Europea ha indicato con la raccomandazione 1805 che la blasfemia non dovrebbe essere considerata reato penale, rientrando nella libertà di pensiero, di parola, di religione e di coscienza. La Corte Costituzionale, invece, nel 1992 ha stabilito che « ... assurdo e fuori di luogo è il voler ricondurre la bestemmia alla manifestazione del pensiero e alla libertà costituzionalmente garantita di tale manifestazione (sia sotto il profilo dell’art. 21 che dell’art. 19 che, del primo, costituisce specifica enunciazione). Ciò che, invero, vien sanzionato, con la norma in questione, è il fatto di bestemmiare con invettive e parole oltraggiose: non la manifestazione di un pensiero, ma, una manifestazione pubblica di volgarità. Ed è pur superfluo il rilievo che, comunque, il diritto di libera manifestazione del pensiero trova il suo limite proprio nel divieto delle manifestazioni contrarie al buon costume (art.21 ultimo comma, Cost.): le manifestazioni, cioè, perseguite, appunto, in concreto, dalle norme sulla polizia dei costumi».

La sensibilità è qualcosa difficile da misurare, non come la velocità delle autovetture, e la difficoltà è nel contemperare sensibilità anche profondamente diverse. Se è facilmente comprensibile che la bestemmia sia fastidiosa (la trovo estremamente volgare, ma sopravvivo se la sento), potrebbe risultare, per alcuni, estremamente urticante vedere imitato il Papa o il Dalai Lama; oppure ascoltare una barzelletta su Gesù, o anche una forte critica alle contraddizioni di una certa religione.

Anche perché mi chiedo, confutare l'esistenza di Dio è blasfemo? Fare dell'ironia sulla religione? La campagna pubblicitaria della UAAR sugli autobus genovesi? Bagnasco, per quest'ultima, a suo tempo si disse ferito: è pur vero che scherza coi fanti ma lascia stare i santi, ma ... santa pazienza!! Vi ricordate nel 2006 il casino per le vignette di Calderoli anti-islam? E recentemente, nel 2009, le dichiarazioni su Maometto della Santanché quando disse che, dato che una delle mogli di Maometto aveva nove anni, questi poteva essere considerato un pedofilo? Questi sono solo due eventi che dimostrano come nelle intenzioni degli autori ci potesse anche essere la buona fede (senza quindi alcuna volontà di offendere), ma che molte persone si sono sentite offese.

In realtà chi è credente dovrà necessariamente e coerentemente credere al fatto che sarà Dio-Allah-Maometto-Confucio-Buddha o chi per loro a giudicare i blasfemi non l'uomo (non giudicate se non volete essere giudicati) ed accettare, mi sembra il caso, in santa pace che ci sia qualcuno più volgare. Solo per chiarezza: è giusto condannare chi incita all'odio religioso o razziale, e non è mia intenzione giustificare simili eventi, ma non è blasfemia.

Prossima legge che mi aspetto su questi schermi è non avrai altro Dio all'infuori di me, quando la legge universale, perché racchiude ogni legge possibile, che si dovrebbe rispettare è: ama il prossimo tuo come te stesso.

Marco Travaglio su Bettino Craxi/2: Craxi al netto delle tangenti.

16 gen 2010

Se Facebook viene usato per le idiozie/2: FACEBOOK È GRATIS E NESSUNO SI TATUERÀ MAI 151 POKEMON SULLA SCHIENA SE OTTIENE 1 MILIONE DI FAN.

DIFFIDATE QUANDO VI DICONO CHE FACEBOOK CESSA DI ESSERE GRATUITO. Lo scorso 03 dicembre mi arriva sulla posta di Facebook la seguente mail:

CIAO ti informo che msn e facebook comunicano che da domani bisognerà pagare 12 euro al mese , questo messaggio passalo almeno a 15 dei tuoi contatti e il nick diventerà Dorato e così non dovrai pagare se non ci credi provalo tu stesso. copia incolla anche se non sono connessi.......la cosa è seria, l'informazione è arrivata da fonte sicura e attendibile, non tralasciare..ciao

Si può riconoscere che è una bufala (peggio: una catena di sant'Antonio) per tre motivi:
1) Mettiamo che sia vero (E NON LO È) come si effettuerebbe il pagamento? Con carta di credito? Con addebito sulla bolletta? Non è spiegato, e già questo è un brutto segno. Senza contare che l'avviso dovrebbe essere dato all'apertura di Facebook (o al limite esser presente nelle impostazioni). Se si incavolano 300 milioni di utenti è difficile sbrogliarsela.

2) Cosa più assurda: questo messaggio passalo almeno a 15 dei tuoi contatti e il nick diventerà Dorato e così non dovrai pagare. Ma davvero? E se lo mando a 30 contatti avrò fortuna per dieci anni, a 50 contatti arrivano i marziani a congratularsi, e a 200 divento proprietario di Facebook. Il nick dorato è un'assurdità mostruosa. Se era concepibile un lontano dubbio, alla lettura di questo passaggio mi sono scompisciato all'idea che qualcuno ci credesse.

3) L'informazione è arrivata da fonte sicura: ah sì? E chi è? Vorrei conoscerla questa fonte. Un link dove reperirla? Un numero per chiedere informazioni? Niente di niente. Infatti guarda caso facebook è ancora gratuito.

Andiamo oltre. Impazzano i gruppi che provano a far credere che da un certo momento in poi Facebook diventi a pagamento. Doveva essere il 2010 (ma state tranquilli, Facebook è ancora gratis), adesso c'è il gruppo che pensa di raccogliere 10 milioni di iscritti per evitare che nel 2011 Facebook diventi a pagamento. Per gli stessi motivi di cui sopra possiamo ben vedere che è una palla.

Detto per inciso, qualche giorno fa vi ho segnalato un gruppo che raccoglieva diverse centinaia di migliaia di fan con una scommessa intelligentissima: tatuarsi i 151 pokemon al raggiungimento di un milione di fan.

Avevo previsto che sarebbe tempo qualche giorno scomparso (previsione molto più precisa di molte che leggo e sento da astrologi di stirpe), ed in effetti così è stato: per puro caso (ora si dice così) il gruppo non c'è più, ma ce n'è un'altro analogo, con la stessa faccia di Hardesty che aveva il primo gruppo, che se proprio volete sapere chi è vi rimando all'articolo della settimana scorsa. In questo nuovo gruppo ci sono qualche centinaio di iscritti alcuni dei quali minaccia di andarlo a prendere (non per complimentarsi), oppure continua a chiedersi COME MAI cancella i fan (chissà come mai eh?).

Gli 800 mila e passa iscritti belli e che presi per i fondelli nello scompiscio dell'autore (e confesso con un pizzico di cinismo, anche un po' mio): spero solo che siano 800 mila curiosi che abbiano voluto vedere questo stupido dove voleva arrivare (cito Totò). In compenso trovo molto più intelligenti (e sinceri) quei gruppi intitolati: Se raggiungo un milione di fan ... non faccio nulla (o varianti simili). Per i maschietti se vi cercate i gruppi del tipo Se raggiungo un milione di fan pubblico le mie foto nuda, per quanto la ricompensa potrebbe essere allettante e la foto della ragazza che teoricamente dovrebbe spogliarsi è spesso simile a quella delle top model (e ci mancherebbe che fosse racchia), difficilmente la promessa verrà mantenuta, se non altro perché Facebook non consentirà a lungo la pubblicazioni di nudo.

15 gen 2010

La svolta di Google ed i diritti civili in Cina.

La notizia della settimana, almeno per quanto riguarda il world wide web, potrebbe essere quella relativa alla scelta di Google di sfidare il governo cinese e di non voler più sottostare alle censure che il secondo imponeva al primo.

Chi cerca di tutelare più da vicino i diritti civili, vede questa svolta come una grande notizia, ed in effetti potrà avere conseguenze non indifferenti sul tema, conseguenze di certo maggiori rispetto all'idea di non far partecipare i nostri atleti alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Anche se tali conseguenze potrebbero rivelarsi anche dannose economicamente nel medio termine per Google e favorire l'altro motore di ricerca (Baidu) che diventerebbe monopolista con l'assenza di Google.

In realtà, questa svolta non pare essere stata dettata, non completamente almeno, da un mero sentimento libertario o di vicinanza ai diritti civili, altrimenti non si sarebbe dovuti entrare nel mercato cinese, almeno permanendo l'imposizione della censura. Il casus belli è scoccato quando si è scoperta la violazione da parte di pirati informatici cinesi che cercavano informazioni riservate.

Nonostante possa creare un precedente non indifferente se effettivamente portata a termine, ancora tutto è da decidersi in pratica: non dimentichiamo, infatti, che per ora siamo solo alle dichiarazioni di intenti, e tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare (nel qual caso 300 milioni di euro di buisnes).

La portavoce governativa sostiene che, in realtà, la Cina sostiene lo sviluppo di internet purché nel rispetto delle leggi cinesi: e il problema è proprio stabilire se queste leggi vadano bene o meno, se siano rispettose o meno dei diritti umani (nel caso di specie la libertà di pensiero e la libertà di informazione).

Per ora si andrà avanti senza filtri, ma è solo l'inizio del braccio di ferro tra due contendenti che, a quanto sembra, difficilmente potranno rinunciare l'uno a l'altro senza perdite o critiche. La speranza è che potendo una parte rilevante dei cinesi annusare una ventata d'aria fresca chiamata libertà di informazione, non ne sappiano più fare a meno.

14 gen 2010

L'abilità di definire i problemi.

In Italia quasi mai abbiamo l'abilità di chiamare i fenomeni per quelli che sono, cedendo a quella odiosa abitudine di voler edulcorare le cose quando sono gravi, o a volerle ingigantire quando in realtà la gravità è decisamente inferiore, e questo ancorché sia vero che la lingua italiana prevede diverse sfumature di significato: mi permetto di suggerire che accade ciò proprio per attribuire la parola più adatta alla relativa situazione.

Eppure sono convinto che qualificare i problemi con il loro nome, sarebbe già un passo in avanti per poterli risolvere, sapendo almeno di cosa parliamo e cosa dobbiamo affrontare. La questione è metodologica, prima che di merito. In particolar modo, oggi mi riferisco caso Balotelli. Occorre denominare (e denunciare) i fenomeni per quelli che sono: ancorché Balotelli sia strafottente - e non penso ci sia da poter smentire - dire che non esistono NEGRI italiani è razzismo. Parimenti la strafottenza che può manifestarsi con parole, fatti, opere e omissioni e che può essere solo sintomo di immaturità, non giustifica il razzismo che certo non è assimilabile ad ingenuità, ma semplicemente a qualcosa di schifoso che va sradicato in ogni modo.

Quello che sembra e che talvolta sembra sia più grave che Balotelli sia strafottente che parte degli italiani razzisti, mentre dovrebbe proprio valere il contrario. Balotelli non sarà nè il primo nè l'ultimo dei calciatori strafottenti, ed il consiglio di farsi ben volere e di crescere è qualcosa detto per il suo bene, non certo per il colore della pelle.

In tal senso sospendere le partite nel caso dei cori razzisti non è una situazione facilmente applicabile, e probabilmente non proficua: se fischiano Balotelli, o qualunque giocatore di colore, per le scarse prestazioni e non per il colore della pelle? Se gli indicano, gentilmente, il paese dove andarsene? Potrebbe essere razzismo, o semplici cori da stadio?

Pensando in modo più veniale, anche se nessuno lo dirà mai pubblicamente, il pragmatismo passerà sopra alle questioni di principio: esigenze economiche e di calendario (pensate a chi gioca le competizioni internazionali) lascerebbero pensare che difficilmente una o più partite potrebbero essere sospese e poi riprese in un secondo momento. Già il calendario così com'è diverse volte fa temere per lo stress e per gli infortuni dei giocatori, figurarsi se ci si può preoccupare del razzismo. Peggio giocare sempre a porte chiuse (i mancati incassi al botteghino dove li mettiamo?).

Domanda legittima: cosa fare? Principalmente che velocizzare il processo, che in Italia è in ritardo anni luce rispetto all'Inghilterra (ex) patria degli hooligans, di dare la proprietà degli stadi alle squadre di calcio. Questi avranno tutto l'interesse (per carità meramente economico) di selezionare le persone al suo interno. Se una frangia violenta della tifoseria mette a ferro e a fuoco lo stadio, le spese saranno a carico della società. Se passa l'idea che è pericoloso seguire in casa una certa squadra chi mai pagherà un biglietto? Mai investimento sarà più fruttuoso che investire in sicurezza.

Secondo aspetto: la prevenzione. I biglietti nominativi sono un passo in avanti, ma non bastano. Si dovrebbe creare, per esempio, una banca dati nazionale di tutti gli ultras violenti che si sono resi protagonisti di ogni sorta di violenza allo stadio. A questi durante le partite comminare loro l'obbligo di presenza nel commissariato di polizia di residenza; coinvolgere i tifosi nell'operazione di prevenzione, nello stilare le regole del gioco. L'unione fa la forza.

Detto per inciso: non confondiamo quelli che attaccano le forze dell'ordine, che cantano cori razzisti, quelli che compiono atti criminali in genere, non sono pseudo tifosi. Sono criminali che devono andare in galera.

12 gen 2010

E se i nostri politici facessero l'esame di diritto costituzionale?

Cito dal blog di Fabio Pari, Parole al vento, una proposta che condivido e che trovo molto intelligente.




Vorrei avanzare una proposta che ovviamente non avrà seguito, considerata la modesta portata di questo blog e la riluttanza da parte delle Istituzioni di prendere seriamente in considerazione proposte di bassa provenienza, come quella popolare.

Propongo l'introduzione di un esame preliminare per tutti i parlamentari, prima dell'insediamento, di Diritto Costituzionale. Le modalità sarebbero sostanzialmente quelle di un comune esame di giurisprudenza, esame che tra l'altro si sostiene normalmente durante il primo anno di corso: un libro con nozioni e significati degli articoli, la storia della Costituzione e la giurisprudenza più rilevante della Corte Costituzionale.

Come ben sapete i nostri parlamentari, depositari della funzione legislativa, cioè di quel potere/dovere di creare il corpo normativo del nostro Paese, vengono eletti da un po' di tempo a questa parte senza il democratico sistema delle preferenze. Gli elettori votano un partito, il quale si accaparra delle "quote di seggiole" in Parlamento in proporzione ai voti ottenuti, sulle quali disporrà arbitrartiamente, senza nessuna legittimazione popolare diretta, i soggetti che più gli aggradano. Aggiungendo la tanto invocata immunità paralamentare, che verrà ripristinata di qui a poco, e i lauti compensi che i nostri "rappresentanti" percepiscono, mi sembra più che legittimo chiedere una piccola garanzia per il popolo della competenza e della serietà di queste persone. Una sorta di "condicio sine qua non" valida sia per poter accedere ad una vita di privilegi (compresa la pensione), sia per fornire sufficienti garanzie democratiche. Non mi sembra irragionevole.

Inoltre, per i più "testoni" (lascio al lettore libera immaginazione), si potrebbe prevedere un esame in forma semplificata, studiando sul testo:



LA COSTITUZIONE RACCONTATA AI BAMBINI
(
Anna Sarfatti - Mondadori)Art. 3 Cost. (Tratto dal libro)
La legge è uguale per tutti la legge non fa differenza Per Dario, Henriette e Nicola per Pablo, Jaafar e Vincenza La legge non guarda le tasche la legge non ha preferiti non chiede opinioni o credenze non guarda attraverso i vestiti Purtroppo uguali non siamo chi ingrassa e chi spesso digiuna lo Stato deve anche aiutarechi ha avuto meno fortuna Dobbiamo aiutare un pò tutti lo Stato siamo noi cittadini e allora davanti alla legge saremo più uguali e vicini.

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Su Facebook ho creato un gruppo per diffondere la proposta. Speriamo di raccogliere consensi. Siete tutti invitati ad iscrivervi al gruppo e a diffonderlo.


Marco Travaglio su Bettino Craxi.

11 gen 2010

Se servono due università in America per dire che far tardi la sera fa male...

Tra le ricerche inutili (vi ricordo la ricerca inutile dell'Università di Edimburgo) ve ne segnalo un che ho trovato qualche giorno fa sull'edizione on line del Corriere della Sera: la ricerca della Columbia University Medical Center chi va a letto tardi corre il 24% in più di rischi di soffrire di disturbi depressivi e hanno perfino il 20% in più di probabilità di covare pensieri suicidi ed il Drexel University di Philadelphia sottolinea come dormire poco faccia comunque male alla salute, al rendimento scolastico-lavorativo e stressi.

Una sola domanda: era necessaria una ricerca di ben due università? Anche in questo caso, avrei fatto prezzi scontatissimi per dire esattamente le stesse cose, e con soli 40 secondi di telefonata.

9 gen 2010

Se il marito dell'anno 2009 ... se ne scappa nel 2010.

Ogni bel gioco dura poco, e Darryl Johnson deve aver capito l'antifona: costui, infatti, pochi mesi fa ha vinto un concorso indetto da un giornale locale come sposo dell'anno 2009, e giustamente ha pensato che, terminato il 2009, nel 2010 potesse tentare anche di vincere il concorso come migliore amante dell'anno: dopo tre mesi di matrimonio, quel matrimonio che aveva contribuito alla sua vittoria e pagato per intero dal giornale che aveva indetto il concorso, si è fatto beccare dalla mogliettina Emma, ed ora è scappato con una modella (Paris), rivelandosi un marito ben poco fedele.

Spero solo che adesso il giornale non debba anche spendere i soldi per pagare il divorzio dell'anno.

7 gen 2010

Se la parolaccia all'estero crea imbarazzo, secondo una ricerca aiuta a sopportare il dolore.

Kathy Griffin, conduttrice della CNN, ha presentato la notte di Capodanno lasciandosi scappare una parolaccia, un vaffa che qui passerebbe sotto silenzio o che sarebbe ironicamente riproposta ottomila volte. La Griffin è recidiva, ed in passato aveva promesso di rinunciare all'ingaggio proprio in ulteriori casi analoghi. Tutto questo solo per far notare la differenza con le costanti volgarità verbali e non che fanno ormai parte del linguaggio comune di quasi ogni ambito.
Peraltro, in America le emittenti televisive che trasmettono parolacce prima delle 22 incorrono in sanzioni, peraltro per quanto mi risulta non ancora ritenute in contrasto dalla Suprema Corte americana con il Primo emendamento della Costituzione, che garantisce la libertà di parola.
Sul tema, tuttavia, ci aiuta una di quelle ricerche degne del premio Nobel: Richard Stephens alla Keele University ha scoperto che dire parolacce e bestemmiare aiuta a sopportare il dolore fisico (ma se vi trovate su una TV americana prima delle 22, mi spiace ma dovrete sopportare il dolore). Tantissimi complimentoni a Stephens per questa scoperta degna di nota.

4 gen 2010

Se Facebook viene usato per le idiozie.

Ho trovato l'apoteosi dell'inutilità e del cattivo gusto su Facebook, ma non dubito che purtroppo ci sia anche di peggio. Il gruppo: Se raggiungo 1 milione di fan mi tatuo 151 Pokemon sulla schiena. Il fondatore è Paolo Corradini, cioè uno che (ammesso che il nome sia vero) ha pubblicato come propria una foto che ha una grande somiglianza con Brandon Hardesty al punto tale che posso dire quasi sicuramente che sia proprio la foto di Hardesty. Domanda legittima che potreste farmi è: chi cavolo è Hardesty? È un attore comico famoso su You Tube (potete consultare il suo sito ufficiale, se proprio avete tempo da perdere, leggere maggiori informazioni direttamente su Wikipedia o visitare il suo canale You Tube).

In ogni caso, senza promettere in cambio pornografia, sesso o soldi (cioè il minimo sindacale per far successo rapidamente) questo tizio ha già superato i 724 mila contatti. Quindi cominciasse a preparare la schiena, e secondo me anche parte del deretano, per far spazio ai 151 pokemon. Mi chiedo solo chi avrà il coraggio di controllare la regolarità dell'esecuzione della scommessa (spero siano in molti, al punto tale da poterlo tener fermo all'uopo di decorargli la sua amabile schiena), dato che questo genio universale non vorrà mica farla franca. Ho, tuttavia, ottimi motivi di credere che scomparirà al momento più opportuno: quando si sarà scocciato di scompisciarsi alle spalle di tutti coloro che hanno aderito alla sua pagina.

Non tanto chi ha aderito (lo dico ovviamente solo per fare il paraculo con i diversi miei contatti che sono diventati fan, nulla di più), ma mi chiedo se questo ci gode a farsi offendere (diversi ce ne sono), ci gode a prendere per i fondelli chi ci crede, o se è solo un dedito al cazzeggio, ma è probabile che abbia in corpo una buona dose di tutto questo.
La dimostrazione che, oltre che Facebook, in generale internet è una immensa potenzialità se utilizzata correttamente vi segnalo il seguente post di Byoblu - Isernia avrà le webcam in comune. Complimenti ad Angelaccio, consigliere IDV di Isernia promotore dell'idea.

3 gen 2010

Vedo e prevedo: come riconoscere chi fa cilecca.

Anche quest'anno le previsioni dei c.d. astrologi hanno pressoché fatto cilecca. Lo sostiene il CICAP evidenziando come quest'anno, come avviene pressoché sempre, gli oroscopi tendenzialmente tirano ad indovinare.

Intanto, ciò che dovrebbe far riflettere quanto meno sul fatto che l'astrologia sia molto probabilmente inattendibile è il fatto che quotidianamente 500 milioni di persone nel mondo (cioè 1/12 della popolazione mondiale) dovrebbero avere lo stesso tipo di giornata. Quanto meno difficile da immaginare.

Secondariamente le previsioni si mantengono sempre decisamente vaghe (forse per soddisfare quotidianamente 500 milioni di persone per ognuno dei 12 segni zodiacali?). In pratica è difficile se non impossibile trovare previsioni che rispondano alle classiche domande Chi,cosa,come,dove,quando,perchè.


Per esempio, che vuol dire «La vita degli Italiani risulterà assai problematica nel 2009» che è la previsione Mago Otelma fatta a Caterpillar? Lo so fare anche io l'astrologo così. Oppure prendiamo la previsione «Non credo che lo scudetto si sposti dal nord, ma non so se rimane proprio a Milano» (previsione di Adriana Sarno alla trasmissione Lazialità in TV in onda su teleroma 56 il 15/07/08). Il 1989/90 vinse il Napoli, dopodiché in diciannove stagioni hanno vinto 17 volte squadre del nord (Sampdoria, Juventus, Milan, Inter) ed in due occasioni squadre del centro Italia (scudetti di Roma e Lazio). Equivale a prevedere che vince la liga o il Barcellona o il Real Madrid (che prevalentemente vincono in Spagna).

Terzo: è il caso di controllare, come ha fatto il CICAP in modo decisamente più approfondito di come farò io sul blog, cosa effettivamente è stato previsto. Per rifarsi agli eventi più noti, per esempio nessuno ha previsto il Nobel per la pace ad Obama, l'aggressione a Berlusconi, il Noemi Gate, il caso Marrazzo, il lodo-Alfano, la condanna di Mills, l'influenza suina, il furto della scritta sull'entrata del campo di concentramento di Auschwitz.

A questo punto sono più astrologo io quando in diverse occasioni ho scommesso sulle partite di campionato e ho vinto. Io prevedo che anche per il 2010 le previsioni risulteranno per la gran parte sbagliate, se ovviamente non saranno giuste.

2 gen 2010

Attenti a quei saldi.

Cercherò di fare un po' di chiarezza sui saldi che in questi giorni in tutta Italia stanno cominciando, non è difficile: in quattro piccole mosse si possono evitare diversi problemi.
1) Non tutta la merce deve per forza essere sottoposta ai saldi: l’art. 15 del decreto legislativo n. 114/1998 ha stabilito che i saldi "riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo".

2) In periodi di saldo è SEMPRE possibile cambiare la merce difettosa - lo dice il decreto legislativo n° 114 del 1998. Il cambio va effettuato entro 2 mesi dalla scoperta del difetto - ed i negozianti sono obbligati ad accettare i pagamenti con carte di credito - lo dice l'articolo 56 del codice del consumo.

3) Riparazione, sostituzione e risoluzione (vale in periodi di saldi ma anche normalmente): l'articolo 130 del codice del consumo dice che Il venditore e' responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene. Quindi il venditore ha l'obbligo gratuitamente di riparare o sostituire il bene difettoso, o anche di restituirvi i soldi se riparazione e sostituzione non siano possibili. E se vi dicono che non possono annullare fiscalmente l'operazione sono frottole: li smentisce l'articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 che dice esattamente che è possibile evidenziare sullo scontrino eventuali rimborsi per restituzioni di vendite.

4) Esposizione obbligatoria sul cartellino del prezzo, del saldo applicato in percentuale, e del prezzo scontato: l'articolo 14 del d. lgs. 114/1998 dice che è obbligatoria l'esposizione del prezzo. Se questo non è esposto non abbiate paura di chiedere e richiedere il prezzo e cercate di controllare la conformità con i classici cartellini. Altrimenti il commerciante è in torto marcio, vi conviene cambiare negozio, e denunciare la cosa ai vigili. In generale per legge, in tempi di saldi il cartellino deve contenere il prezzo originario, la percentuale di saldo ed il prezzo in saldo.

1 gen 2010

Caro Gesù.

Caro Gesù,

abbi cura di Welby, di Eluana e di tutti coloro che hanno vissuto o vivono la loro stessa situazione e dei rispettivi familiari. So che ami la libertà e l’amore. Ti prego illuminami: è naturale l’alimentazione o la respirazione che avviene perennemente con i macchinari? È naturale tenere in vita una persona che altrimenti sarebbe morta?

Devo ripetermi: anche quest’anno ti chiedo, per favore, fai abolire la pena di morte. Ti ricordi che ti dissi che alcuni Stati erano dubbiosi sul tema? La situazione non è cambiata molto, e francamente credo che si possa seriamente dire che è scandaloso. È scandalosa la violazione dei diritti civili, delle principali libertà dell’uomo nel silenzio quasi collettivo. Purtroppo ce ne ricordiamo solo per le Olimpiadi, o solo quando il caso fa scalpore, come il caso di Akmal Shaikh - forse affetto da disordine bipolare - il primo cittadino straniero condannato a morte in Cina in quasi 60 anni (l’ultimo è stato un italiano) per aver trasportato droga.

Ricorda a tutti, per favore, che tolleranza e temperanza sono due virtù, non è indice di stupidità o di inferiorità. Tollerare e comprendere il diverso da sé dovrebbe essere alla base di una pacifica convivenza, ma non sembra mai essere così nella vita di tutti i giorni.

Ti prego, fa in modo che scompaiano la pedofilia e le violenze sessuali. Forse non sai che in diversi casi sono i preti che abusano sessualmente dei bambini loro affidati: dovrebbero essere persone degne di fiducia che invece rovinano la vita di centinaia di persone indifese. E le violenze sessuali sulle donne nella maggior parte dei casi avvengono in famiglia, e la situazione diventa ancor più insostenibile.

Un ringraziamento personale al 2009: ti ringrazio di avermi fatto capire molte cose di cui prima non avevo idea, grazie per avermi fatto comprendere il reale significato di parole, fatti, opere ed omissioni di tutto il mondo che mi circonda, di avermi fatto aprire gli occhi. Mi hai fatto crescere e cambiare in meglio e di questo ti sono grato. Adesso so un mucchio di cose che prima ignoravo. Il mio auspicio personale è per il 2010 di continuare ad imparare ed a crescere per capire sempre meglio non solo le persone che mi circondano (dalle più vicine alle più lontane), ma anche gli eventi.
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