11 lug 2009

Conclusioni sul G8 a L'Aquila

1. Incontro di Obama+First Lady con il Papa (quello vero) e con la brasiliana.
Nota un po' di vivacità: faccio notare che sempre dalle foto di La Repubblica si evince al più un accenno di inchino di Obama, molto più discreto del bacio di Silvio, senza contare che lo sguardo di Obama nella prima foto con il Papa (nella sequenza tratta da La Repubblica) mi sembra simile a quello che rivolge alla ragazza brasiliana che gli passa di fianco (Foto Reuters). Ci manca solo che Berlusconi dica che se in America non si scandalizzano più di tanto è perché il maccartismo ha perseguitato con grande successo i comunisti e siamo a posto.
2. Il vertice è riuscito grazie alla lucida follia di Berlusconi: parliamone.
Qualche piccolo contraccolpo politico alla vigilia del G8 mi faceva temere il peggio. Sarà che da quando al posto di Bush c'è Obama ed al posto di Putin c'è Medvedev (comunque discretamente vicino al primo), Berlusconi è in secondo piano (diciamo che è per questo, ma forse è anche per molto altro): ho già parlato l'altroieri dell'accordo sul disarmo Obama-Medvedev e delle foto-spot, e quindi non mi ripeto oltre misura.

Ieri, dopo aver scritto il post sul secondo giorno di G8, ho visto le foto pubblicate da La Repubblica della stretta di mano tra Obama e Gheddafi. Ci avevo scherzato senza saperlo (pensando che il buon Silvio volesse proporre la cosa a tavola trovandosi proprio tra l'uno e l'altro). Il povero Silvio forse avrebbe pagato oro, e ci avrebbe ricamato per la vita su questa stretta di mano, magari vendendo le foto a Chi. Se per una foto/spot tra Obama e Medvedev (che a momenti fingevano di non conoscerlo) hanno firmato un accordo di progressivo disarmo; forse per stare in mezzo ad una stretta di mano per certi versi storica forse si sarebbe vantato di aver portato imperituramente la pace nel mondo e si sarebbe proposto come Papa (o papi).

3. Cosa dice la stampa estera?
Il Financial Times fa i complimenti al Cavaliere (occorre essere oggettivi e riportare la stampa estera anche quando elogia Silvio). Ma non posso tacere che per non riuscire il G8 Berlusconi doveva solo toccare il culo alla Merkel o fare un festino con tutte le 20 amazzoni di Gheddafi, ma per fortuna non siamo arrivati a tanto.

Le Monde del 09 Luglio (a firma di Hélène Franchineau), la versione italiana è tratta da Italiadallestero.info, passa in rassegna le varie fonti di polemica tra Berlusconi e la stampa, in special modo il Guardian; cita la protesta degli sfollati (le vere ladies con la scritta Yes we Camp) ma non fa riferimenti positivi sull'organizzazione.

Continuerò a monitorare la stampa estera in attesa di saranno novità degne di nota sul G8.

4. Conclusioni
In realtà la riuscita o meno di questo specifico G8 (e ciò che dice la stampa estera) non può prescindere anche dal fatto che le promesse sono sempre le stesse: diremo, stanzieremo, faremo, prometteremo, stiamo convergendo, entro 10 miliardi di anni avremo un accordo. Almeno Barack Obama ha ammesso pubblicamente gli errori precedenti del suo paese in tema ambientale. Può essere un piccolo passo. Molto piccolo.

Peraltro il 16/06/2009 Kofi Annan dichiara "l'improbabile realizzazione dell`impegno del G8 di raddoppiare gli aiuti all'Africa entro il 2010". L'associazione One, chiede come mai Francia ed Italia non hanno rispettato le promesse del G8 2005 di Greeneagles (Primo Ministro Berlusconi). Anzi mi risulta, dal sito Diregiovani.it, che l'Italia è lo Stato con la peggiore "performance" in ambito G8.

I dubbi sulla reale efficacia in generale del G8, oltre da quanto detto, giungono anchhe dal fatto che si pensa di tramutarlo in un G14. Sicuri che sia un successo?

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Articolo in lingua originale di Le Monde (Hélène Franchienau)

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