2 lug 2008

Libera Ingrid Betancourt con altri 14 ostaggi.

Già da settimane c'erano appelli per la liberazione di Ingrid Betancourt. Non solo appelli proforma, ma da un lato l'impegno della Francia, paese in cui è molto amata, d'altro canto anche la mediazione di Hugo Chavez, presidente venezuelano hanno influito tanto che il 10 gennaio scorso questa ha portato alla liberazione di Clara Rojas e di Consuelo Gonzales De Perdomo.

Il 28 febbraio scorso le Farc hanno liberato un’altra ex parlamentare rapita, Gloria Polanco sequestrata nel 2001 insieme a due dei suoi tre figli, poi liberati nel 2004. Contrario alla mediazione, invece, e più propenso al blitz il presidente colombiano Alvaro Uribe Velez, che non è intervenuto militarmente solo perchè grazie a precedenti analoghi finiti in tragedia hanno fatto sì che i parenti degli ostaggi vi si opponessero. Ingrid Betancourt è una parlamentare con nazionalità francese e colombiana (nata a Parigi a Natale del 1961).

Già parlamentare in Colombia, nel 2002 era candidata alle presidenziali, quando il 23 febbraio 2002 si reca in una sorta di no man's land (una terra di nessuno) concessa alle Farc (Forze Armate della Rivoluzione Colombiana) dal governo come inizio di mediazione. Le FARC sono un'organizzazione di ribelli guerriglieri che mirano ad instaurare, fin dagli anni -60, il comunismo in Colombia.

La Betancourt, che ha dedicato molto tempo alla lotta alla corruzione, doveva incontrarsi con le FARC, quando è stata rapita dalle stesse FARC. I sei anni di prigionia, inutile dirlo, sono stati per la Betancourt un senso unico verso lo stremo fisico e psicologico, al di là dei sospetti sulla sua salute, o sulla vita stessa, della donna. La vita in quella prigionia è stata definita dalla Betancourt una lugubre perdita di tempo. Una frase che non ha necessità di commenti.

La questione del rapimento Betancourt ha portato anche a scambi molto duri in America Latina a partire dal 01 marzo 2008: l'esercito colombiano ha condotto, in territorio probabilmente venezuelano, un raid in cui ha ucciso Raul Reyes (numero due delle FARC). Ma Correa (presidente Ecuador) e Chavez (presidente del Venezuela) hanno accusato Uribe (presidente della Colombia) da un lato di aver sconfinato in Venezuela, ragion per cui Chavez ha espulso l'ambasciatore colombiano.

Senza contare le accuse rivolte al governo venezuelano ed anche ecuadoriano di appoggiare le FARC. Tutto ciò ha avuto ancor più risonanza, perchè a quanto pareva in quel periodo c'erano contatti che avrebbero portato a breve alla liberazione della Betancourt, comunque avvenuta poco fa; e quindi in quel periodo, oltre a spostare le truppe al confine, sia Chavez sia Correa hanno accusato Uribe di non voler liberare la Betancourt. Ora come ora, comunque, ciò che più conta è che, nonostante la forte tensione diplomatica che permane nella zona negli ultimi giorni, siano state liberate 15 persone da un gruppo di ribelli, considerati in UE e negli USA come criminali.

E la cosa che mi rende ancor più felice è che tra questi 15 ci sia una donna coraggiosa e che ha lottato contro la corruzione in un paese difficile come la Colombia, senza che le minacce la intimidissero, avendo anche la possibilità di starsene amabilmente a Parigi. Ora che è libera spero non sia abbastanza distrutta da non combattere più.


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